35 anni dopo aver proposto per la prima volta il World Wide Web, cosa ha in mente il suo creatore Tim Berners-Lee dopo?

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Il visionario dietro il World Wide Web

Tim Berners-Lee ha presentato la sua visione del World Wide Web nel lontano 1989 al CERN, ma inizialmente è stata ignorata dai suoi colleghi. Il suo obiettivo era collegare informazioni per semplificare la vita degli scienziati che lavoravano nell’organizzazione.

La nascita del World Wide Web

Nel dicembre 1991 ha pubblicato la prima pagina web per gli utenti del CERN e ha reso il suo software disponibile gratuitamente l’anno successivo. Con la crescita esponenziale del web, ha fondato il W3C per stabilire standard e garantire la natura aperta della nuova rete.

Il concetto di “web semantico”

Tim Berners-Lee ha introdotto il concetto di “web semantico” basato su metadati e relazioni, creando una versione organizzata e leggibile dalle macchine di Internet. Questo approccio consente informazioni più strutturate e contestualizzate.

Promuovere un web più aperto

Attraverso la Fondazione per il World Wide Web, fondata nel 2009, Berners-Lee si impegna per un accesso equo e significativo a Internet per tutti. Il suo obiettivo è creare un ambiente web libero dalle restrizioni delle aziende e basato sulla condivisione aperta delle informazioni.

Il Web secondo Tim Berners-Lee

Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, ha dedicato gli ultimi dieci anni a promuovere una visione di Internet che migliori la vita delle persone e protegga i loro diritti.

Web 3.0 vs Web3

Tim Berners-Lee ha proposto la “Web 3.0” come terza evoluzione del web, distinguendola da Web3, basato sulla blockchain. La Web 3.0 si focalizza sul web semantico e sul controllo dei dati individuali, promuovendo un Internet aperto e privo di royalty.

Nel 2016, Berners-Lee ha creato il protocollo Solid, che consente agli utenti di avere un controllo completo sui propri dati tramite i “pod Solid”. Questo sistema permette agli utenti di concedere l’accesso ai propri dati solo alle app autorizzate, proteggendo la privacy e la sicurezza.

Inrupt: Una Rivoluzione per il Controllo dei Dati

Per rendere operativo il protocollo Solid, Berners-Lee ha fondato Inrupt insieme a Giovanni Bruce. L’obiettivo di Inrupt è rendere il protocollo Solid sicuro e scalabile per consentire a governi e aziende di utilizzare i dati in modo etico e consensuale.

Il Successo di Inrupt

Dal suo lancio, Inrupt ha collaborato con il governo fiammingo per creare Athumi, un servizio di dati che offre pod personali agli utenti per archiviare e condividere i propri dati. Inoltre, la BBC ha sperimentato con Inrupt il controllo dei dati durante le sessioni di visione su iPlayer.

Max Leonard, principale tecnologo di Inrupt, ha evidenziato l’importanza della privacy dei dati e del controllo degli utenti, sottolineando il crescente interesse per queste tematiche.

Il Futuro del Web 3.0

Lavorando per promuovere una visione di Internet centrata sull’individuo e sulla protezione dei dati, Tim Berners-Lee e Inrupt stanno dimostrando che un web più etico e decentralizzato è possibile. Il successo di Inrupt indica un crescente interesse per un Internet che metta al centro le persone e i loro diritti.

Inrupt e la sua missione

Tim Berners-Lee, creatore del World Wide Web, ha fondato Inrupt con l’obiettivo di restituire il controllo dei dati agli utenti. L’azienda si impegna a offrire un ambiente online dove gli utenti mantengono la proprietà e il controllo dei propri dati.

Collaborazioni di rilievo

Inrupt ha collaborazioni significative, come quella con la BBC per il progetto “BBC Together + Data Pod”. Inoltre, conta tra i suoi “clienti” governi britannico e svedese, la banca Natwest, e il servizio sanitario britannico (NHS), oltre a organizzazioni negli Stati Uniti.

Impatto e prospettive future

Pur non avendo avuto un impatto esplosivo fino ad ora, l’approccio di Inrupt sta gradualmente conquistando consensi. Berners-Lee sostiene che la consapevolezza crescente delle persone riguardo ai propri dati personali rappresenti un punto cruciale per il cambiamento futuro.

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