Le megattere del Pacifico settentrionale in pericolo a causa del “blob”
Una ricerca rivela che circa 7.000 megattere nell’Oceano Pacifico settentrionale potrebbero essere morte di fame a causa di un’onda di caldo marino chiamata “blob”.
Declino delle megattere dal 1900 al 1976
Le megattere del Pacifico settentrionale sono state minacciate nel 20° secolo dalla caccia commerciale, con una stima di 31.865 uccisioni fino al 1976.
Utilizzo dell’intelligenza artificiale nello studio
Uno studio pubblicato il 28 febbraio sulla rivista “Scienza aperta della Royal Society” ha utilizzato l’intelligenza artificiale per analizzare migliaia di fotografie di code di megattere per monitorarne le popolazioni.
Cambiamenti nella popolazione di megattere
Un’analisi a lungo termine ha mostrato una ripresa positiva tra il 2002 e il 2012, con una crescita annua media del 5,9%. Tuttavia, dal 2012 al 2021, si è verificato un massiccio calo delle megattere.
Il devastante impatto del “blob”
Il declino delle megattere coincide con l’emergere del “blob”, un’area di acqua calda legata ai cambiamenti climatici, con temperature superiori alla media. Questo fenomeno ha avuto un impatto negativo sulle popolazioni di megattere nel Pacifico settentrionale.
Entità chiamata “The Blob” rilevata nel Pacifico
Nel 2013 è stata individuata un’enorme area di oceano, denominata “The Blob”, che si estende dal Golfo dell’Alaska al Messico, coprendo 1,5 milioni di miglia quadrate.
Effetti devastanti dell’ondata di calore marino
Per tre anni, “The Blob” ha aumentato la temperatura dell’oceano di 4 a 10 gradi Fahrenheit sopra la media, causando proliferazioni di alghe tossiche, cambiamenti nella distribuzione delle specie ittiche e gravi conseguenze sulla vita marina.
Reazioni degli esperti
Secondo Ted Cheeseman, co-fondatore di Happywhale, le acque più calde sono meno produttive, compromettendo la catena alimentare e causando carenza di cibo per le specie marine, come balene e pesci da pesca.
Prospettive future preoccupanti
Le popolazioni di megattere sono a rischio a causa dell’aumento delle temperature oceaniche legate al cambiamento climatico. Esperti come Cheeseman avvertono che l’ondata di calore potrebbe diventare la norma, rendendo gli oceani sempre più difficili da abitare per la vita marina.