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Nancy Neveloff Dubler, mediatrice negli ultimi momenti della vita, muore a 82 anni


Un tributo a Nancy Neveloff Dubler, pioniera della mediazione negli ospedali

Nancy Neveloff Dubler, esperta di etica medica, è deceduta all’età di 82 anni nella sua casa a Manhattan. Dubler ha rivoluzionato l’assistenza sanitaria introducendo la mediazione nei confronti tra medici, familiari e pazienti terminali.

Il contributo di Nancy Dubler all’etica medica

La laurea in legge ad Harvard, Dubler ha fondato nel 1978 il Servizio di consultazione di bioetica al Montefiore Medical Center nel Bronx. Questo servizio, all’avanguardia nel paese, ha impiegato un team multidisciplinare per affrontare questioni etiche in situazioni di emergenza mediche.

La complessità etica dei progressi medici

La tecnologia medica ha reso possibile prolungare la vita anche in condizioni critiche. Tuttavia, questo ha generato tensioni tra medici, famiglie e amministratori ospedalieri, con Dubler che si è trovata ad affrontare decisioni agonizzanti su trattamenti in casi estremi.

La visione umanitaria di Nancy Dubler

Nancy Dubler è stata una figura emblematica nella gestione delle questioni etiche in campo medico. La sua empatica inclusività ha dato voce a coloro che spesso vengono ignorati in tali situazioni, evidenziando l’importanza dell’umanità nei dibattiti sulla bioetica.

L’approccio caldo di Nancy Dubler alle consultazioni etiche

Nella gestione delle consultazioni etiche, Nancy Dubler si è distinta per il suo approccio umano con le famiglie coinvolte, dimostrandosi empatica e inclusiva nell’affrontare situazioni estremamente delicate e agonizzanti.

Donne pioniere in medicina

Una presentazione alla Columbia University nel 2018 ha evidenziato come i medici tendano a trattare i pazienti terminali senza coinvolgerli direttamente. La comunicazione familiare è spesso compromessa.

Etica e gestione sanitaria

Un saggio del Centro Hastings ricorda un caso in cui un uomo anziano gravemente malato non veniva coinvolto nei colloqui sulle cure estese poiché i suoi figli non volevano affrontare la sua situazione.

Comunicazione sensibile

La signora Dubler ha mediato una discussione tra i figli di un paziente morente e il personale sanitario, sottolineando l’importanza di coinvolgere il paziente nelle decisioni sulle cure future.

Trasparenza e rispetto

Nonostante le preoccupazioni dei familiari, la comunicazione aperta si è dimostrata cruciale nel trattamento dei pazienti terminali. Le ricerche indicano che la trasparenza è fondamentale per evitare sentimenti di abbandono.

Riflessione e accettazione

Un approccio mediato ha permesso ai familiari di trovare un equilibrio nella comunicazione con il paziente morente. L’accettazione della situazione ha ridotto il conflitto familiare e ha migliorato la gestione del caso.

Biografia

Nancy Ann Neveloff, nata nel 1941 a Bayport, New York, cresce in una famiglia farmacista. La sua esperienza personale influisce sul suo approccio empatetico verso i pazienti terminali, promuovendo la comunicazione aperta in ambito medico.

Vita Accademica e Impegno Studentesco

Barnard College ha visto la presenza di una studentessa che si è concentrata sugli studi religiosi con particolare attenzione al sanscrito. Durante il suo percorso accademico, decise di candidarsi come presidente del campus per una singola questione.

Il Successo e il Carisma di Dubler

Vincendo con una schiacciante maggioranza di voti, questa studentessa sciolse effettivamente il governo studentesco, come ricorda Nancy Piore, una sua compagna di classe. Anche se in seguito venne ripristinato il governo.

Ricordando i giorni universitari, Piore menzionò di aver visto Dubler leggere un romanzo di James Bond persino durante le ore accademiche. Una donna dal carattere deciso e una forza in sé.

La Carriera e i Contributi

Dopo la laurea nel 1964, Dubler si dedicò agli studi di legge ad Harvard, dove incontrò il futuro marito Walter Dubler. Si sposarono nel 1967. Si trasferirono a New York City dove iniziò a lavorare come avvocato per varie categorie di persone, inclusi detenuti e minori delinquenti.

Nel 1975 entra a far parte di Montefiore per trattare questioni legali ed etiche, dando vita a un servizio di consulenza di bioetica tre anni dopo.

Impegno Sociale e Lavoro Etico

Oltre all’impegno ospedaliero, Dubler si batteva per l’uguaglianza di accesso alle cure per i detenuti e partecipava attivamente a comitati per stabilire procedure etiche in ambito medico.

La sua eredità include la creazione di un programma di certificazione in bioetica a Montefiore, avviato nel 2008, che formava medici, infermieri e personale ospedaliero.

Riconoscimento e Commemorazione

Tra i suoi cari, Dubler lascia una figlia, un figlio e cinque nipoti. I colleghi sottolineano il suo grande contributo con la creazione del programma di certificazione in bioetica a Montefiore.

Uno dei partecipanti al programma, un medico, ha raccontato con ammirazione come Dubler mantenesse il controllo del proprio trattamento medico e della propria morte, dimostrando la sua forza interiore e il rispetto di sé.

L’onorevole dottore che la assisteva le esprimeva la sua gratitudine per la lezione di determinazione e autonomia che stava impartendo.

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