La cancellazione dell’esperimento SCoPEx e le prospettive future

La settimana scorsa, l’Università di Harvard ha annunciato l’annullamento dell’esperimento di geoingegneria solare SCoPEx, suscitando reazioni contrastanti. Tuttavia, i sostenitori insistono sul continuare la ricerca su come raffreddare il pianeta artificialmente a livello globale.

Il contestato progetto SCoPEx e le motivazioni sottese

SCoPEx, Stratospheric Controlled Perturbation Experiment, mirava a testare l’iniezione di particelle nell’atmosfera superiore per valutarne l’effetto sulla riflessione della luce solare nello spazio. Sostenitori e critici si confrontano sul ruolo della geoingegneria solare nel contrastare il cambiamento climatico.

Le tensioni globali sulla geoingegneria solare

I dibattiti sull’ingegneria solare evidenziano le divisioni tra chi vede nell’approccio una soluzione emergenziale e chi teme il suo impatto a livello mondiale. L’annullamento del progetto Harvard solleva interrogativi sul futuro della ricerca e sulla necessità di un consenso internazionale.

Le ragioni dietro la decisione di Harvard

L’esperimento prevedeva il lancio di un pallone aerostatico carico di particelle di carbonato di calcio nella stratosfera per misurarne l’effetto sulla luce solare. Tuttavia, il primo test è stato annullato nel 2021 a causa dell’opposizione ambientale e indigena locale, bloccando il progetto.

Le implicazioni della cancellazione

L’annullamento dell’esperimento solleva dubbi sulla fattibilità della geoingegneria solare a livello pratico e politico. La necessità di un quadro regolatorio globale e di una valutazione condivisa dei rischi e dei benefici rimane al centro del dibattito scientifico e pubblico.

La situazione attuale del progetto SCoPEx

Le preoccupazioni sul progetto SCoPEx sono state affrontate con l’annuncio della settimana scorsa. Il ricercatore principale Frank Keutsch non ha rilasciato interviste, ma David Keith ha dichiarato che il progetto perseguirà nuove vie nella geoingegneria solare.

Ricerche in corso sulla geoingegneria solare

Organizzazioni come la Royal Society del Regno Unito e la National Academy of Sciences degli Stati Uniti hanno chiesto ricerche sulla geoingegneria solare, con alcuni esperimenti condotti per testare possibili soluzioni. Tuttavia, la ricerca nella stratosfera si è rivelata difficile, come evidenziato dall’esperienza di Harvard.

Nonostante le difficoltà, alcuni ricercatori hanno continuato i loro esperimenti senza adeguata supervisione, come nel caso di Andrew Lockley nel Regno Unito e della società Make Sunsets negli Stati Uniti.

Monitoraggio e nuove scoperte sulla geoingegneria solare

La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti ha iniziato a raccogliere dati sulla stratosfera per comprendere meglio gli effetti della geoingegneria solare. I rilevamenti hanno evidenziato particelle metalliche nella stratosfera, con conseguenze ancora sconosciute.

Il programma, avviato nel 2020, continua a ricevere finanziamenti per approfondire la comprensione e monitorare potenziali attività di geoingegneria solare, visibili e nascoste.

La NOAA e il piano sulla geoingegneria

La NOAA sta preparando un piano per la ricerca di geoingegneria su richiesta del Congresso degli Stati Uniti, con un finanziamento di 9,5 milioni di dollari. L’obiettivo attuale è raccogliere dati di base per valutare la fattibilità e le conseguenze dell’approccio.

La discussione sulla geoingegneria solare

Nonostante le difficoltà, la discussione sulla geoingegneria solare rimane attiva a livello internazionale. Recentemente, i paesi dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente non hanno raggiunto un consenso su una valutazione formale della tecnologia, evidenziando le divergenze e le preoccupazioni legate alla sua legittimazione.

Il crescente interesse globale

L’interesse per la geoingegneria cresce a livello globale, con iniziative come quella del Programma mondiale di ricerca sul clima che promuove la ricerca sugli interventi climatici. Anche l’Università di Chicago sta avviando un’iniziativa accademica sull’ingegneria climatica, cercando di assumere professori dedicati a questo settore.

La necessità di coinvolgere il pubblico

Pur sottolineando l’importanza del coinvolgimento del pubblico, soprattutto di fronte ai potenziali rischi degli esperimenti, alcuni esperti come Keith non ritengono necessari processi globali per piccoli test che rispettano le regole esistenti. L’attenzione è focalizzata anche sulla rimozione del carbonio e su tecnologie più ampie di geoingegneria solare.

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