Antiche cave in Israele rivelano dove l’Homo erectus cacciava e massacrava elefanti

Aprile 1, 2024

Antiche tecniche di caccia dell’Homo erectus: la scoperta delle cave in Israele

Un recente studio rivela come antichi esseri umani estraessero selce per cacciare ed eviscerare elefanti circa 2 milioni di anni fa nell’Alta Galilea, Israele.

I segreti delle antiche cave rivelati dalla ricerca

Le cave si trovavano vicino a fonti d’acqua fondamentali per elefanti in migrazione, svelando così la strategia di caccia dell’Homo erectus.

L’Uomo in piedi: artefice di armi per la caccia

L’Homo erectus, antenato degli esseri umani moderni, utilizzava la selce per creare strumenti di caccia ed eviscerazione degli elefanti fino a 500.000 anni fa.

Le rotte migratorie degli elefanti e le antiche cave: una connessione rivelata

Gli autori hanno scoperto che le rotte migratorie degli elefanti corrispondevano strettamente alle antiche cave trovate nell’Alta Galilea, grazie a studi sul paesaggio e ossa fossilizzate.

Importanza delle fonti d’acqua nella caccia agli elefanti

Gli elefanti, animali che richiedono grandi quantità d’acqua giornaliere, influenzavano le scelte di caccia dell’Homo erectus, privilegiando i siti vicini alle risorse idriche.

Ubicazione delle cave e siti archeologici chiave

Le cave si trovano nei pressi di importanti siti paleolitici come Gesher Benot Ya’aqov e Ma’ayan Baruch, posizionati tra il Mar di Galilea e i confini con Siria e Libano.

Approfondimento: la storia antica dell’umanità

La scoperta delle tecniche di caccia dell’Homo erectus amplia la nostra comprensione dei legami tra antichi esseri umani e il loro ambiente, offrendo uno spaccato su pratiche ancestrali.

La sacralità della selce per i cacciatori di elefanti preistorici

Uno studio ha evidenziato come i cacciatori di elefanti preistorici considerassero sacra la selce proveniente da specifici affioramenti, utilizzandola per cacciare le prede. Offerte venivano lasciate su questi siti rocciosi, rimanendo intatti gli affioramenti circostanti.

L’importanza del luogo di estrazione della pietra

La fonte della pietra, la cava stessa, era considerata dai cacciatori-raccoglitori un luogo potente e sacro, degno di culto spirituale. Lo studio, condotto da Ran Barkai, professore di archeologia all’Università di Tel Aviv, ha esplorato i siti di estrazione e lavorazione della selce nell’Alta Galilea per quasi due decenni.

La caccia agli elefanti nella regione dell’Alta Galilea

Studi precedenti avevano già evidenziato che gli elefanti erano una fonte primaria di cibo nella regione, indicando la presenza di antichi siti di caccia collegati alle rotte migratorie degli elefanti. Questi siti si trovavano in punti strategici come attraversamenti montani o percorsi lungo le rive di laghi.

La preparazione anticipata degli utensili da taglio

Data la difficoltà nel conservare le carcasse degli elefanti, i cacciatori dovevano preparare in anticipo e in gran quantità utensili da taglio adatti per la macellazione. L’assenza di tempo a disposizione rendeva cruciale la presenza di strumenti pronti all’uso nelle vicinanze.

Una pratica diffusa nel Paleolitico

Le scoperte dei ricercatori hanno rilevato che la pratica di individuare siti di caccia vicino alle risorse essenziali come acqua, elefanti e pietra adatta era diffusa universalmente nel Paleolitico. Questa “santa trinità” era riscontrabile in siti di caccia in Asia, Europa e Africa.

La tradizione millenaria di cacciatori e elefanti

Per secoli, gli elefanti hanno seguito le stesse rotte, mentre gli umani creavano strumenti di pietra nei pressi. Una tradizione che ha visto la presenza costante di cacciatori accanto a queste maestose creature, generazione dopo generazione.

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