Argenta (FE) – L’introduzione dell’imposta di soggiorno continua a suscitare dibattito nella comunità locale, coinvolgendo residenti, operatori turistici e visitatori. In un periodo storico segnato da difficoltà economiche diffuse, molti cittadini e imprenditori argentani chiedono al sindaco un gesto concreto: l’eliminazione di questa tassa.L’imposta di soggiorno, introdotta per finanziare attività di promozione turistica e miglioramento dei servizi locali, è percepita da molti come un peso eccessivo per i turisti e un freno alla ripresa del settore ricettivo. Argenta, nota per le sue bellezze naturali e il Parco del Delta del Po, attira visitatori da tutta Italia, ma rischia di perdere competitività rispetto ad altre località limitrofe che non applicano la stessa imposta.Gli albergatori e i gestori di bed and breakfast sottolineano come questa tassa influisca negativamente sulla scelta dei turisti, già penalizzati dall’aumento dei costi generali di viaggio. “Eliminare l’imposta di soggiorno non solo favorirebbe l’affluenza turistica, ma darebbe un segnale positivo alle attività locali, già provate dalla pandemia e dall’inflazione,” afferma Giulia Rinaldi, titolare di una struttura ricettiva in centro.Il comitato “Argenta senza tassa”, formato da operatori del settore, ha lanciato una petizione online e organizzato un incontro pubblico per sensibilizzare l’amministrazione comunale. “Non è il momento di gravare ulteriormente sulle tasche dei turisti,” dicono i promotori.I cittadini auspicano che il sindaco accolga l’appello e valuti misure alternative per sostenere il turismo, senza penalizzare i visitatori e le attività locali.
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