Anticorpi e COVID lungo: una possibile connessione
Un recente studio ha evidenziato che gli anticorpi isolati da persone affette da COVID lungo potrebbero aumentare la sensibilità al dolore e ridurre il movimento nei topi a cui vengono trasferiti. Questi risultati sollevano l’ipotesi che gli anticorpi possano contribuire ai sintomi persistenti del COVID lungo.
L’importanza della ricerca
Secondo l’immunologa Resia Pretorius, l’analisi degli anticorpi potrebbe fornire nuove chiavi per comprendere meglio il COVID a lungo termine e individuare possibili terapie. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per confermare tali conclusioni e approfondire il meccanismo attraverso cui gli anticorpi influenzano i sintomi del COVID lungo.
La complessità del quadro clinico
Il COVID lungo colpisce circa il 10-20% delle persone guarite dall’infezione da SARS-CoV-2, manifestando sintomi debilitanti che persistono per mesi dopo l’infezione iniziale. Questa condizione, ancora poco compresa, colpisce milioni di individui in tutto il mondo, senza attualmente terapie efficaci validate.
Ipotesi sulla causa del COVID lungo
Le cause del COVID lungo sono oggetto di varie ipotesi, tra cui la persistenza del virus nel corpo, coaguli di sangue e, ora, la presenza di autoanticorpi generati dall’organismo stesso. Studi come quello condotto da Jeroen den Dunnen cercano di chiarire se gli autoanticorpi siano effettivamente responsabili dei sintomi prolungati.
Lo studio sui partecipanti affetti da COVID lungo
Nella ricerca, sono stati esaminati anticorpi IgG prelevati da 34 individui con COVID lungo. I partecipanti, che avevano in media 43 anni, avevano sviluppato la forma cronica della malattia dopo infezioni lievi da SARS-CoV-2. La maggior parte di loro ha riportato stanchezza cronica e dolori persistenti.
Esperimenti su topi
Utilizzando i campioni di anticorpi raccolti, i ricercatori hanno condotto esperimenti su topi per valutare gli effetti degli anticorpi sul movimento e sulla sensibilità al dolore. Le differenti reazioni evidenziate forniscono importanti spunti per comprendere meglio il ruolo degli anticorpi nella patogenesi del COVID lungo.
Immunologia: Studio sui Topi e il COVID-19
Uno studio condotto da Niels Eijkelkamp, immunologo olandese, ha evidenziato differenze nella percezione del dolore e nell’attività motoria nei topi inoculati con anticorpi di pazienti con COVID-19 persistente rispetto a pazienti guariti da forme lievi.
Effetti degli Anticorpi sui Topi
I topi trattati con anticorpi di pazienti con COVID-19 persistente hanno mostrato maggiore sensibilità al dolore e riduzione dell’attività motoria rispetto ai topi del gruppo di controllo. Questo suggerisce un possibile impatto negativo degli anticorpi a lungo termine sul benessere dei topi.
Prospettive e Commenti
Peter Openshaw, immunologo dell’Imperial College di Londra, ritiene che lo studio fornisca importanti contributi alla comprensione dell’autoimmunità legata al COVID-19. Tuttavia, sottolinea la necessità di ulteriori conferme e riproduzioni indipendenti per consolidare le conclusioni.
Studio di Replicazione
Un webinar di Solve ME ha discusso di risultati simili, confermando l’incremento di sensibilità al dolore nei topi inoculati con anticorpi di pazienti con COVID-19 persistente. Questo dimostra la riproducibilità degli effetti osservati, fornendo validità alla ricerca condotta.
Implicazioni e Prospettive Future
Se i risultati saranno confermati, potrebbe essere necessario escludere le persone con COVID-19 persistente dalle donazioni di sangue per evitare potenziali rischi. Allo stesso tempo, si potrebbe aprire un nuovo modello animale per lo studio del COVID-19 a lungo termine, offrendo speranza per una maggiore comprensione della malattia e dei suoi trattamenti.
Sfide e Prospettive Critiche
Alcuni esperti, come Danny Altmann, sollevano dubbi sulla reale replicabilità dei sintomi osservati nei topi rispetto agli esseri umani affetti da COVID-19 persistente. L’importanza di sviluppare modelli animali accurati e sostenere la ricerca a lungo termine sul COVID-19 emerge come una priorità in un contesto di sfide e incombenze.