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Cosa ci insegnano le visioni sul letto di morte sulla vita


Visioni sul letto di morte: una conferma dalla medicina

Le visioni sul letto di morte stanno acquisendo sempre più riconoscimento, con testimonianze che confermano la realtà di queste esperienze. L’importanza di comprendere e accettare queste visioni emerge nei racconti di pazienti e operatori sanitari.

Un medico alla scoperta delle visioni terminali

Il dottor Christopher Kerr, inizialmente specializzato in cardiologia, si è trovato ad affrontare una realtà diversa quando ha iniziato a lavorare presso l’Hospice Buffalo. Con stupore e interesse, ha ascoltato pazienti che raccontavano di visioni di persone e luoghi invisibili ad altri, aprendo così la sua mente a una prospettiva nuova e più profonda.

Una storia che ha commosso e sorpreso

Il caso di Mary, una paziente affetta da una malattia terminale, ha toccato il cuore del dottor Kerr. Durante i suoi ultimi momenti, Mary si è mostrata serena e confortata mentre interagiva con un bambino invisibile ai presenti. Questo evento ha portato alla luce un trauma non elaborato della sua vita, evidenziando il potere catartico e consolatorio delle visioni sul letto di morte.

Una nuova missione professionale

Le esperienze vissute al capezzale dei pazienti terminali hanno spinto il dottor Kerr a rinunciare alla cardiologia per dedicarsi completamente alla cura e all’ascolto empatico dei morenti. Nonostante la resistenza di alcuni colleghi, Kerr credeva fermamente nell’importanza di dare valore e attenzione a queste visioni, nonostante la mancanza di prove scientifiche.

La ricerca scientifica sulle visioni terminali

Con il supporto di una ricercatrice, Anne Banas, il dottor Kerr ha avviato uno studio per approfondire le visioni sul letto di morte. Questa ricerca ha contribuito a dare maggiore legittimità a queste esperienze, mettendo in luce la complessità e la ricchezza delle visioni terminali come parte integrante del processo di fine vita dei pazienti.

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