Un piccolo ufficio, un grande sogno
Nel suo ufficio all’Università della California, Los Angeles (UCLA), la biologa chimica Mireille Kamariza sta cercando di fermare la trasmissione della tubercolosi. Ha sviluppato un test diagnostico fluorescente per il rilevamento rapido della malattia, soprattutto in contesti con risorse limitate.
La nascita di OliLux Biosciences
Oltre a Bertozzi, Kamariza ha fondato nel 2019 la start-up biotecnologica OliLux Biosciences a Los Angeles. L’obiettivo è sviluppare strumenti affidabili per il rilevamento della tubercolosi adattati alle esigenze dei paesi più poveri.
Il background di Kamariza
Cresciuto in Burundi, Kamariza ha vissuto da vicino gli effetti devastanti della tubercolosi. Dopo essersi trasferito in California nel 2006, ha studiato biochimica e chimica all’Università della California, San Diego, per poi lavorare con Carolyn Bertozzi all’Università della California, Berkeley.
La scoperta rivoluzionaria
Il team di Bertozzi ha identificato che il Mycobacterium tuberculosis ha sulla sua superficie un particolare zucchero, chiamato trealosio. Kamariza ha progettato zuccheri trealosio contrassegnati con un colorante fluorescente che si illumina quando assorbito dalle cellule viventi, permettendo così il rilevamento del batterio.
Successo del test diagnostico
Lo zucchero marcato con DMN ha dimostrato un’eccellente efficacia nel rilevare il Micobatterio. La reazione avviene entro 30 minuti e permette di distinguere le cellule vive da quelle morte, essenziale per diagnosticare le forme attive di tubercolosi e prevenire la diffusione.
Il test rapido e a basso costo ideato da Kamariza si è dimostrato promettente, offrendo ai medici la possibilità di rilevare tempestivamente la tubercolosi nei pazienti, un passo avanti cruciale nella lotta contro questa malattia infettiva.
Test per la tubercolosi nella lotta contro la malattia
Nel contesto dei paesi a basso reddito, la diagnosi della tubercolosi avviene tramite test complessi e dispendiosi in termini di tempo. Tuttavia, la diffusione della malattia può verificarsi durante l’attesa dei risultati, poiché i test possono richiedere settimane per essere completati.
La necessità di test adatti agli ambienti svantaggiati
I test Ziehl-Neelsen e le colture di tubercolosi sono tra i metodi attualmente in uso, ma presentano limitazioni. La mancanza di strumenti diagnostici rapidi e accurati negli ambienti con risorse limitate è un problema critico nella lotta contro la tubercolosi.
Sviluppo di nuovi test per le comunità vulnerabili
La start-up OliLux Biosciences si impegna a sviluppare test diagnostici innovativi e accessibili. La missione è quella di realizzare kit di test efficaci e rapidi, adatti all’uso in contesti svantaggiati, per consentire diagnosi tempestive e ridurre la diffusione della malattia.
Studi clinici per valutare l’efficacia dei test
Attraverso collaborazioni con istituti di ricerca e reti internazionali, come R2D2, OliLux sta conducendo studi clinici in Uganda per valutare l’efficacia dei nuovi test diagnostici. Questo passaggio è cruciale per garantire la validità e l’affidabilità dei test.
Sfide e ostacoli da affrontare
La realizzazione di studi clinici in contesti con risorse limitate è una sfida complessa. Inoltre, l’interesse limitato verso la tubercolosi nei paesi sviluppati rende difficile attirare investimenti da grandi aziende di dispositivi medici, complicando il processo di finanziamento del progetto.
Strategie per garantire sostegno finanziario
Il coinvolgimento attivo in conferenze internazionali e la presentazione di proposte di sovvenzione presso enti benefici favoriscono la ricerca di sostegno finanziario per il progetto. Collaborazioni con aziende del settore e l’approvazione di enti di beneficenza sono cruciali per sostenere l’innovazione e lo sviluppo dei test diagnostici.
Prospettive future e obiettivi del progetto
Il completamento degli studi clinici e l’approvazione normativa dei test sono fasi cruciali che determineranno il successo della diffusione dei kit diagnostici nel mondo reale. Nonostante le sfide, l’impegno per il controllo della tubercolosi rimane una priorità per coloro coinvolti nel progetto.