Follow

Tieniti aggiornato sulle notizie più importanti

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy e i Termini di utilizzo

Dumping, saccheggio e schiavitù: perché lo sfruttamento dell’alto mare deve finire


Dumping, Sfruttamento e Schiavitù in Alto Mare

Il concetto di “alto mare” spesso evoca suggestioni romantiche, ma la realtà è ben diversa. Olive Heffernan, nel suo libro L’alto mare, svela la crudele realtà di questo ambiente.

Un Ambiente Minacciato

L’alto mare rappresenta il 95% dello spazio vitale sulla Terra e ospita una vasta biodiversità. Tuttavia, è minacciato dall’accelerato sfruttamento e da attività dannose come la pesca e il saccheggio dei fondali marini.

Il Legame Vitale con le Acque Nazionali

Pur distanti dalle terre emerse, gli alti mari sono strettamente collegati alle acque nazionali. Le migrazioni delle specie e i processi oceanografici li rendono essenziali per la vita sul pianeta, regolando anche il clima e l’ossigeno atmosferico.

Minacce e pericoli imminenti

Attività industriali come la ricerca di minerali sui fondali marini o il tentativo di trasformare iceberg in risorse idriche rappresentano minacce serie per l’ambiente marino, sollevando interrogativi sulle conseguenze sociali ed ambientali.

Le attività in alto mare possono devastare gli ecosistemi marini e le vite umane.Credito: Alamy

La Necessità di una Moratoria sullo Sfruttamento Dell’Alto Mare

Molte nazioni chiedono una pausa per le attività distruttive in alto mare, sottolineando la mancanza di conoscenze e decisioni basate sull’evidenza. È urgente proteggere questo habitat vitale per il benessere del pianeta.

Le nefaste attività minerarie in acque profonde

Le attività minerarie in acque profonde generano ulteriori problemi etici e persino criminali, lontano dalla coste. Gli oceani ospitano forme brutali di schiavitù, nascoste in società di comodo e paradisi fiscali.

La tragica realtà dell’industria della pesca d’altura

L’industria della pesca d’altura, spesso sita in paesi potenti, sfrutta individui vulnerabili che operano in condizioni disumane in mare. Un esempio eclatante è la società indonesiana Pusaka Benjina Resources, coinvolta in attività illegali e schiavismo.

Guardando al futuro

Il futuro del mare è decisivo, secondo Heffernan. Il Trattato BBNJ del 2023 è un passo importante per proteggere l’alto mare. È cruciale ratificarlo per garantire la salute e la conservazione della biodiversità marina oltre le giurisdizioni nazionali.

Le nazioni devono unirsi per proteggere la biodiversità marina.Crediti: Allen Shimada NOAA/NMFS/OST/AMD (CC BY 2.0 ATTO)

Equilibrio tra sostenibilità ed interessi economici

Per progredire, è essenziale bilanciare sostenibilità ed economicità, sensibilizzando sull’uso responsabile dei beni dell’oceano a beneficio di tutti. Valorizzare diverse prospettive e conoscenze è centrale per questo sforzo.

Riflessioni sull’inclusività nel discorso sull’alto mare

Heffernan, con competenza, affronta tematiche complesse dell’oceano. Tuttavia, il libro manca di rappresentanza e inclusione. Il dibattito sull’equità e lo sfruttamento marittimo richiede maggiore attenzione e azione.

Le sfide dell’equità e dello sfruttamento in mare

Il mare, bene comune globale, è principalmente sfruttato da individui potenti e paesi ricchi. Le domande sulla giustizia marina sono cruciali: chi beneficia e chi subisce lo sfruttamento marittimo?

Conclusioni: un invito alla consapevolezza

Il libro di Heffernan coinvolge studenti, negoziatori e appassionati del pianeta. Offre uno sguardo approfondito sull’oceano, stimolando la riflessione sull’importanza di agire con responsabilità verso i nostri mari più remoti.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Tieniti aggiornato sulle notizie più importanti

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy e i Termini di utilizzo