Edward Stone: una vita dedicata all’esplorazione spaziale e astronomica
Edward Stone è stato un eminente scienziato spaziale che ha guidato le missioni delle sonde Voyager della NASA, aprendo le porte allo spazio interstellare. Stone ha presentato al mondo le meraviglie dei pianeti giganti gassosi in numerose conferenze stampa, diventando un volto familiare.
Contributi alla scienza e alla ricerca astronomica
Stone ha anche avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dei telescopi gemelli Keck da 10 metri sul Maunakea alle Hawaii, oltre a essere stato coinvolto nel progetto del Thirty Meter Telescope. Questo progetto ambizioso mira a costruire uno dei più grandi telescopi ottici-infrarossi del mondo, nonostante le controversie legate alla sua ubicazione su terra sacra per i nativi hawaiani.
Un inizio di carriera in linea con la corsa allo spazio
Nato a Knoxville e cresciuto a Burlington, in Iowa, Stone ha studiato fisica all’Università di Chicago. Il lancio dello Sputnik 1 nel 1957 ha segnato l’inizio del suo coinvolgimento nello studio dei raggi cosmici, che lo ha portato a contribuire a importanti missioni spaziali e progetti di ricerca.
Il coinvolgimento nelle missioni Voyager e il Cosmic Ray Subsystem
Dopo aver conseguito il dottorato nel 1964, Stone si è unito al California Institute of Technology, dove ha contribuito allo sviluppo del Cosmic Ray Subsystem a bordo delle sonde Voyager. Grazie al suo impegno, le missioni Voyager hanno potuto sfruttare un raro allineamento dei pianeti giganti gassosi, consentendo una straordinaria esplorazione spaziale.
Missione di successo: la Voyager e le scoperte di Stone
Undici esperimenti erano in cantiere per la Voyager, con Stone responsabile dello sviluppo di un programma di sorvolo planetario. La sua competenza e imparzialità gli valsero il rispetto dei colleghi, tra cui Tom Krimigis.
Scoperte rivoluzionarie
I sorvoli planetari della Voyager hanno portato a incredibili scoperte: lune, anelli, vulcani su lune, condizioni acquose e persino geyser su Tritone, una luna di Nettuno. Stone ha ridefinito i testi sui pianeti esterni grazie alle sue indagini.
Contributi eccezionali e riconoscimenti
Per il suo impegno con la Voyager, Stone è stato premiato con la National Medal of Science nel ’91 e successivamente con lo Shaw Prize in astronomia nel 2019. La sua leadership al Caltech e al Jet Propulsion Laboratory ha lasciato un segno indelebile.
Un lascito di generosità e dedizione
Nel 2022, a causa della salute precaria, Stone si è ritirato dalla Voyager diventando professore emerito al Caltech. Il suo equilibrio e la capacità di trovare consensi lo renderanno una figura mancante sia per la comunità scientifica che per quella astronomica.
Conclusioni
L’eccezionale carriera di Edward Stone è un esempio di diligente impegno scientifico premiato. Le sue scoperte e il suo lascito sono destinati a influenzare la ricerca spaziale per generazioni.