La manifestazione degli studenti a Roma si è conclusa con tensioni davanti al Viminale. Bandiere della Pace e fumogeni hanno animato la protesta contro il ministro Matteo Piantedosi, con cori di solidarietà e richieste di dimissioni.
Gli studenti presenti hanno espresso la volontà di essere liberi di dissentire dallo Stato, denunciando le violenze subite durante le proteste a Pisa, Firenze e Catania. La presenza politica, incluso il leader Giuseppe Conte, ha evidenziato una critica al clima repressivo in atto.
Reazioni politiche e istituzionali
Giuseppe Conte ha chiesto un’informativa urgente al ministro dell’Interno sottolineando la responsabilità collettiva del governo nel clima repressivo. Politici come Nicola Zingaretti hanno ribadito l’importanza di difendere i valori costituzionali e garantire libertà e democrazia.
Appello alla difesa dei valori costituzionali
Le proteste degli studenti hanno suscitato un dibattito su responsabilità, rispetto alla costituzione e alla democrazia. L’attenzione si è concentrata sulle violenze e sulla necessità di garantire spazi di dialogo e confronto, nel rispetto delle istituzioni.
Un’onda di solidarietà e contestazione
L’evento ha visto una partecipazione numerosa, con studenti e politici che hanno espresso solidarietà alle vittime di violenze durante le manifestazioni. Le richieste di dimissioni e di maggiore trasparenza istituzionale hanno caratterizzato la giornata di protesta.