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Gli antichi esseri umani usarono le caverne in Spagna come luogo di sepoltura per 4 millenni, rivelano 7.000 ossa


Grotta dei burroni: una necropoli unica in Spagna

Gli antichi esseri umani nella Spagna nord-orientale utilizzavano la Cova dels Xaragalls come luogo di sepoltura, creando una necropoli che si estende per 4 millenni, con più di 7.000 ossa rinvenute.

Secondo gli archeologi, la grotta era usata come un luogo di sepoltura collettivo. Le sepolture cominciarono circa 7.000 anni fa, durante il tardo Neolitico, continuando fino all’Età del Bronzo.

Sepolture di diversa importanza sociale

L’analisi dei corredi funerari ha rivelato che individui di alto rango venivano sepolti singolarmente durante il Calcolitico e l’età del bronzo, mentre le sepolture comuni erano riservate a individui di rango più basso nella società.

Particolarmente interessanti sono le sepolture dell’età del bronzo, con individui sepolti con ricche collezioni di armi e oggetti, tra cui un individuo sottoposto a trapanazione per motivi curativi.

Vestigia neolitiche e connessioni con i Neanderthal

L’area funeraria mostra un utilizzo che va dal Neolitico all’età del bronzo, con più di 100 cicatrici da trapanazione osservate sulla testa di individui preistorici spagnoli.

La Cova dels Xaragalls, situata nelle montagne a ovest di Barcellona, è stata oggetto di scavi fino al 2023, rivelando dettagli interessanti sulle pratiche funerarie delle antiche popolazioni.

Scoperta di antiche ossa e carbone in una grotta

Recenti scoperte hanno rivelato ossa di capre selvatiche e carbone datati a più di 45.000 anni fa in una parte di una grotta. Questo indizio archeologico porta a pensare che la regione fosse abitata dai Neanderthal in quel periodo.

La sostituzione dei Neanderthal dagli esseri umani moderni

Anche se i Neanderthal abitavano la regione circa 40.000 anni fa, gli esseri umani anatomicamente moderni, conosciuti come Homo sapiens, li sostituirono in Europa. Studi genetici dimostrano che talvolta avvenivano incroci tra le due specie umane.

Immagini delle scoperte nella grotta

Nelle immagini scattate durante gli scavi nella grotta, si possono osservare migliaia di ossa umane. Questo conferma che la grotta è stata utilizzata come luogo di sepoltura per circa 4.000 anni, dal Neolitico all’età del bronzo.

Scoperte nella grotta di Cova dels Xaragalls

Un’importante scoperta nella grotta di Cova dels Xaragalls suggerisce l’utilizzo come luogo di sepoltura, con possibili implicazioni per i Neanderthal.

Secondo Rodríguez-Hidalgo, l’utilizzo della grotta come sepoltura solleva interrogativi sulla presenza degli antichi abitanti del luogo.

La datazione al radiocarbonio è essenziale per confermare se la grotta è stata utilizzata in modo continuativo nel corso dei millenni.

La storia della grotta e gli scavi recenti

La Cova dels Xaragalls è stata riscoperta nel XIX secolo e gli scavi del dicembre 2023 hanno fornito importanti dati sulle sepolture presenti.

Gli scavi hanno permesso di datare con precisione molte delle ossa umane trovate nella grotta, aprendo nuove prospettive sulla storia del luogo.

Ulteriori studi e approfondimenti archeologici potrebbero chiarire se i Neanderthal hanno effettivamente utilizzato la grotta per scopi funerari.

L’importanza dei reperti

Le scoperte nella grotta di Cova dels Xaragalls offrono preziose informazioni sulla vita e le pratiche funerarie delle popolazioni antiche che abitavano la regione.

Studi futuri potrebbero svelare nuovi dettagli sulle abitudini e le credenze delle antiche comunità che frequentavano la grotta come luogo sacro.

Scoperte archeologiche alla Cova dels Xaragalls

Le recenti scoperte archeologiche alla Cova dels Xaragalls potrebbero offrire preziosi spunti sulla trasformazione delle pratiche funerarie nel corso del tempo.

Secondo Rodríguez Hidalgo, sembra che ogni tomba nella grotta fosse destinata a un luogo di sepoltura specifico, nonostante le variazioni nel corso dei millenni.

Le usanze funerarie nel corso dei secoli

I residenti delle valli fertile dovevano attraversare piccole montagne per seppellire i defunti, suggerendo un forte rispetto per le sepulture precedenti da parte di diversi gruppi, dal Neolitico all’età del bronzo.

Il team archeologico dell’IPHES prevede di ritornare alla grotta questo mese per condurre ulteriori ricerche, incluse analisi del DNA antico e studio dei manufatti funerari ritrovati.

Importanza della Cova dels Xaragalls

La continuità nell’uso della grotta come luogo di sepoltura la rende un sito di notevole importanza, consentendo di approfondire la comprensione delle antiche pratiche funerarie e delle popolazioni che le praticavano.

La presenza di carbone e ossa di animali risalenti a 45.000 anni fa suggerisce anche l’occupazione della grotta da parte dei Neanderthal, arricchendo il quadro delle diverse culture che l’hanno utilizzata nel corso dei secoli.

Aggiornamento del titolo di Antonio Rodriguez-Hidalgo

Vale la pena notare che il titolo di Antonio Rodriguez-Hidalgo è stato aggiornato, riflettendo il costante impegno nel monitorare e mantenere aggiornate le informazioni correlate alla ricerca archeologica condotta alla Cova dels Xaragalls.

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