Le condizioni di lavoro degli antichi scribi egizi e le conseguenze scheletriche
Gli antichi scribi egizi, operanti in posizioni estenuanti, potrebbero aver sviluppato problemi scheletrici come l’osteoartrite, secondo una recente analisi. I reperti di 69 maschi adulti, di cui 30 scribi, confermano condizioni di lavoro precarie.
Questi individui, sepolti tra il 2700 e il 2180 a.C. ad Abusir, complesso piramidale egiziano, mostrano segni di stress sulle articolazioni. L’alta considerazione per i professionisti dell’epoca, rari detentori di competenze come lettura e scrittura, emerge nell’analisi dei resti.
Il ruolo significativo degli scribi nell’Egitto antico
Essere uno scriba non era solo una professione, ma un segno di prestigio, con un impatto cruciale sull’amministrazione statale egizia. Questi individui erano elementi centrali per il funzionamento e la gestione dell’intero Paese, come confermano gli studi condotti.
Le conseguenze fisiche del lavoro da scriba
Nonostante il loro ruolo rilevante, gli scribi erano soggetti a svantaggi fisici derivanti da compiti ripetitivi e posizioni protratte. Le ossa dei 30 scribi esaminati mostrano segni di degenerazione più evidenti rispetto ad altri maschi adulti, in particolare nelle articolazioni critiche del corpo.
Le analisi degli scheletri hanno rivelato deformità particolari, come rientranze nelle rotule e superfici ossee appiattite, indicando gli effetti negativi delle condizioni di lavoro precarie.
Ricerche e conclusioni
Le ricerche archeologiche e antropologiche stanno contribuendo a comprendere meglio le sfide affrontate dagli scribi egizi e le conseguenze sul loro benessere fisico. Questi studi gettano luce su un aspetto meno conosciuto della vita nell’antico Egitto.
Ufficio degli scribi: impatti sul corpo umano nell’antico Egitto
Uno studio condotto da esperti ha rivelato che cambiamenti scheletrici rilevati in antichi scribi egiziani potrebbero essere attribuiti alla loro posizione lavorativa particolare, con la colonna vertebrale e le articolazioni sottoposte a stress prolungato.
Gli scribi, simili agli impiegati moderni, passavano ore seduti o inginocchiati mentre scrivevano, causando problemi fisici. Uno degli autori ha evidenziato che la curvatura della colonna vertebrale e la postura influenzavano la salute fisica degli scribi.
Le evidenze fisiche
Numerose statue e opere d’arte tombali raffigurano gli scribi in posizioni lavorative specifiche, confermando le condizioni fisiche in cui svolgevano il loro lavoro. Le rappresentazioni artistiche forniscono preziose informazioni sulle posture adottate dagli scribi egizi.
La ricerca ha anche rivelato usura specifica nelle mascelle e nei pollici destri degli scribi, attribuita all’atto di creare penne per scrivere dai gambi di giunco e all’utilizzo intensivo durante la scrittura.
Impatto sul corpo umano
Lo studio ha sottolineato che le lunghe giornate trascorse seduti o inginocchiati in posizioni scomode, unitamente ai movimenti ripetitivi richiesti dalla scrittura, hanno causato sovraccarichi significativi su mascella, collo e spalle degli scribi egizi.
Gli scribi, sebbene facessero parte dell’élite dell’antico Egitto, erano soggetti a simili rischi occupazionali della maggior parte dei lavoratori moderni. Questa scoperta porta a una riflessione sulle condizioni fisiche derivanti dalle posizioni lavorative, sia nel passato che nel presente.