Astronauti della NASA in attesa del lancio del Boeing Starliner
La navicella spaziale Starliner della Boeing, che avrebbe dovuto portare due astronauti della NASA alla Stazione Spaziale Internazionale il 6 maggio, rimarrà a terra per almeno un’altra settimana mentre gli ingegneri inseguono una piccola perdita di elio.
Il lancio è ora previsto per il 1° giugno alle 12:25 est dalla stazione spaziale di Cape Canaveral in Florida.
Lo spostamento dei tempi aggiunge settimane di ritardi a un progetto già in ritardo. Funzionari della Boeing e della NASA hanno affermato di aver bisogno di tempo per comprendere il problema e sviluppare soluzioni alternative.
Soluzione al problema della perdita d’elio
Nei giorni successivi, la valvola dell’Atlas V è stata sostituita con successo. Tuttavia, la fuga di elio si è rivelata più complicata, rintracciata in un sigillo su una linea di elio che porta ai motori di controllo della reazione.
L’utilizzo dell’elio per spingere i propellenti verso i propulsori rende cruciale risolvere la perdita. I test non hanno evidenziato perdite nelle guarnizioni degli altri motori. Gli ingegneri ritengono gestibile la singola perdita rilevata.
Vulnerabilità progettuale e piani di riserva
La NASA e la Boeing hanno rilevato una “vulnerabilità progettuale” nel sistema di propulsione dello Starliner. Il piano di backup prevede l’utilizzo di propulsori ridondanti in caso di guasto di quelli principali durante l’uscita dall’orbita.
Anche se la perdita di elio è stata scoperta solo prima dell’attracco alla stazione spaziale, la NASA e la Boeing hanno affermato di poter gestire la situazione senza mettere a rischio gli astronauti.
Pianificazione per il futuro
Gli ingegneri hanno sviluppato piani di riserva per affrontare eventuali problemi tecnici futuri. Nonostante i ritardi e le sfide incontrate, l’obiettivo rimane quello di assicurare la sicurezza degli astronauti durante le missioni spaziali.