Scoperta storica: fusione di nuclei galattici durante l’alba cosmica
Gli astronomi hanno individuato due buchi neri supermassicci che si fondono a una distanza mai vista prima, soli 900 milioni di anni dopo il Big Bang.
Questa scoperta segna la prima osservazione di buchi neri luminosi che si uniscono durante l’alba cosmica, periodo fondamentale per la formazione dell’universo.
Un’epoca cruciale: l’alba cosmica
L’alba cosmica comprende il primo miliardo di anni dell’universo, caratterizzato dall’epoca della reionizzazione, durante la quale la formazione delle prime stelle ha ridefinito la struttura delle galassie.
Lo studio, condotto da Yoshiki Matsuoka dell’Università di Ehime in Giappone, ha confermato l’esistenza dei quasar che si fondono in questo periodo cruciale dell’evoluzione cosmica.
Dettagli della scoperta
I risultati della ricerca sono stati pubblicati il 5 aprile sul giornale astrofisico “The Astrophysical Journal Letters”.
I due buchi neri supermassicci nascono dal collasso di stelle giganti e si sono fusi, emettendo luce fino a un trilione di volte più intensa delle stelle più luminose.
Implicazioni e prospettive future
Questa scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere meglio l’evoluzione dell’universo e l’impatto dei potenti quasar sulla formazione delle galassie attuali.
La tecnologia avanzata del telescopio Subaru ha permesso agli astronomi di individuare queste due entità celesti, aprendo nuove prospettive di studio.
Ricerca futura e conclusioni
L’indagine continua sui quasar potrebbe svelare ulteriori dettagli sulla formazione dei buchi neri supermassicci durante l’alba cosmica, arricchendo la nostra comprensione dell’universo primordiale.
Secondo Matsuoka, le proprietà dei quasar nella prima fase dell’universo forniscono informazioni cruciali sull’evoluzione galattica e sulle origini dei buchi neri supermassicci.
