Scoperta della più grande mappa mai creata dei buchi neri supermassicci
Un team di scienziati ha presentato una mappa in movimento in 3D dei buchi neri supermassicci, che spazia sul volume più vasto mai mappato nell’universo.
Questa mappa include 1,3 milioni di quasar, i nuclei delle galassie attive alimentati da buchi neri supermassicci, e altri oggetti cosmici estremamente luminosi.
Origini della luce dei quasar e il ruolo dei buchi neri
Lo studio ha rivelato che la luce emessa dai quasar deriva dall’attrazione gravitazionale del buco nero supermassiccio sulle nubi di gas circostanti.
La Simons Foundation di New York ha reso pubblica questa dichiarazione, finanziando la ricerca nel campo della scienza e della matematica.
La nuova mappa Quaia e la sua importanza nell’astronomia
Questa mappa, chiamata Quaia, è stata creata compilando dati provenienti da varie fonti, tra cui il telescopio spaziale Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea.
Il suo impatto è stato evidente in uno studio pubblicato recentemente su “Il Diario Astrofisico”.
Le prospettive sulla ricerca futura grazie ai quasar
Secondo i ricercatori, lo studio dei quasar offre l’opportunità di comprendere meglio l’evoluzione dei buchi neri supermassicci e delle galassie che li ospitano.
Tali studi aprono la strada alla risoluzione dei misteri legati alla formazione di queste strutture cosmiche.
Conclusioni sullo studio dei quasar e dei buchi neri supermassicci
L’enorme volume dell’universo ora mappato grazie alla mappa Quaia offre agli scienziati nuove prospettive per esplorare e comprendere meglio l’universo e i suoi fenomeni più misteriosi.
Scoperta: Quasar e Materia Oscura
Le galassie con quasar rappresentano un’opportunità per studiare la materia oscura, che costituisce l’85% della materia totale dell’universo e influisce sulla distribuzione della materia regolare secondo il modello standard della cosmologia.
Metodologia e Collaborazioni
Un team di ricerca ha combinato i dati del terzo rilascio di Gaia con informazioni provenienti dall’Esploratore di rilievi a infrarossi della NASA e dal Sondaggio digitale del cielo Sloan per mappare la distribuzione di quasar nell’universo.
Contributo del Telescopio Spaziale Gaia
Il telescopio spaziale Gaia, lanciato nel 2013 per mappare la Via Lattea, ha fornito dati dettagliati su quasar e sulla distribuzione della materia nell’universo primordiale, arricchendo la comprensione scientifica.
Dichiarazioni dell’Esperta
La ricercatrice post-dottorato Kate Storey-Fisher ha sottolineato l’importanza dei dati raccolti, paragonandoli a progetti di rilievo internazionale e evidenziando il contributo significativo della missione Gaia.