Gli ultimi cacciatori-raccoglitori d’Europa avevano società sofisticate che li aiutavano a evitare la consanguineità

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Gli ultimi cacciatori-raccoglitori d’Europa e le strategie culturali per evitare la consanguineità

Un recente studio ha applicato tecnologie avanzate per analizzare il DNA di scheletri seppelliti 8.000 anni fa in Francia, rivelando che gli ultimi gruppi di cacciatori-raccoglitori europei potrebbero aver sviluppato strategie culturali per evitare la consanguineità.

Scoperte tramite analisi genetica

Lo studio, pubblicato su PNAS, ha esaminato i genomi di 10 individui vissuti tra il 6.350 e il 4.810 a.C. e ha evidenziato scarci legami biologici tra queste antiche comunità. La maggior parte dei soggetti testati proveniva dai siti archeologici di Téviec e Hoedic in Francia nordoccidentale.

Il contesto della transizione neolitica in Francia

In Bretagna, intorno al 4900 a.C., la transizione neolitica ha portato a cambiamenti significativi nei modelli di insediamento, tecnologia, dieta e pratiche di sepoltura. Sebbene i cacciatori-raccoglitori siano stati sostituiti dalle comunità agricole, non si era mai indagato se ci fosse stato un flusso genetico inverso.

La diversità genetica dei cacciatori-raccoglitori

Analizzando i genomi delle popolazioni sepolte a Téviec e Hoedic, i ricercatori hanno osservato che queste erano simili geneticamente ad altri gruppi di cacciatori-raccoglitori dell’Europa occidentale, senza segni di mescolanza con i primi agricoltori presenti contemporaneamente nella regione.

Strategie per evitare la consanguineità

Pur essendo piccoli e isolati, i gruppi di cacciatori-raccoglitori sepolti insieme non mostravano stretti legami di parentela biologica. Gli studiosi ipotizzano che queste comunità avessero sviluppato strategie sociali per evitare la consanguineità, come suggerito dal genetista Luciana Simões.

Scoperte sull’evoluzione delle relazioni sociali umane nel Neolitico

L’assistente professore di genetica Cristina Bergey della Rutgers University ha definito “super entusiasmante” un recente studio che ha analizzato i genomi sequenziati durante la transizione neolitica. Questo lavoro fornisce nuove prospettive sulla complessità delle società cacciatori-raccoglitori.

La sofisticazione sociale dei cacciatori-raccoglitori

Bergey ha sottolineato l’errore comune di equiparare la caccia e la raccolta alla primitività, spiegando che evitare la consanguineità richiede una sofisticata struttura sociale. Questo dimostra che, nonostante l’avvento delle società agricole, le complesse relazioni sociali rimanevano salde.

Legami sociali nel sito archeologico di Hoedic

Un esempio evidente della complessità delle relazioni sociali dei cacciatori-raccoglitori è emerso dal ritrovamento di una tomba nel sito di Hoedic. All’interno vi erano i resti di una donna adulta e di una giovane ragazza, entrambe non geneticamente imparentate, suggerendo l’esistenza di forti legami sociali al di là dei legami biologici.

Importanza delle relazioni anche dopo la morte

Secondo Amelie Vialet, docente al Museo Nazionale di Storia Naturale francese e coautore dello studio, la presenza di forti legami sociali non basati sulla parentela biologica evidenziati nel sito di Hoedic suggerisce che tali legami rimanessero significativi anche dopo la morte dei membri della comunità.

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