I contribuenti statunitensi sovvenzionano i combustibili fossili da 111 anni e continueranno ad aumentare

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La promessa mancata di Biden riguardo ai sussidi ai combustibili fossili

Il Presidente Biden ha promesso di porre fine ai sussidi alle compagnie petrolifere, un impegno che non è ancora stato mantenuto nonostante quattro tentativi nel suo bilancio al Congresso.

La resistenza dell’industria petrolifera e dei politici al cambiamento

L’opposizione all’eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili viene dall’industria petrolifera, dai repubblicani e da alcuni democratici, rendendo difficile realizzare il desiderio di Biden in materia di agevolazioni fiscali.

La complessità nel dismettere i sussidi ai combustibili fossili

Anche se l’accordo generale è che questi sussidi rappresentino uno spreco di denaro pubblico, le complesse dinamiche politiche e economiche rendono difficile il compimento di questa azione.

Le varie agevolazioni fiscali alle compagnie petrolifere

L’industria del petrolio e del gas beneficia di diverse agevolazioni fiscali, tra cui incentivi per la produzione nazionale e agevolazioni legate alla produzione estera, con stime che variano notevolmente tra gruppi ambientalisti e l’industria stessa.

Le agevolazioni fiscali datate quasi un secolo fa

Alcune delle principali agevolazioni fiscali in vigore risalgono al 1913 e al 1926, dimostrando la longevità dei sussidi ai combustibili fossili e la resistenza al cambiamento in questo settore.

Le controversie sulle agevolazioni fiscali nel settore petrolifero

Il senatore Tom Connally, del Texas, ha sottolineato la stranezza dell’agevolazione fiscale del 27,5%, citando ragioni politiche invece che scientifiche.

Celebrità come Jimmy Stewart e Frank Sinatra hanno sfruttato la detrazione fiscale per investire nei pozzi petroliferi, proteggendo i loro guadagni.

Le modifiche alle detrazioni nel tempo

L’indennità fiscale è stata ridotta e poi eliminata per i grandi produttori, ma permangono riduzioni fiscali per le aziende più piccole, che possono detrarre ancora il 15% dei ricavi.

Attualità del settore energetico USA

Exxon Mobil e Chevron sono tra le società energetiche più redditizie negli Stati Uniti, con una produzione record che ha reso il paese il primo produttore mundiale di greggio e di gas naturale liquefatto.

Le previsioni della Casa Bianca sulle entrate fiscali

La Casa Bianca stima che il settore petrolifero e del gas potrà beneficiare di importanti entrate fiscali nei prossimi anni grazie alle riduzioni fiscali sulle trivellazioni e all’indennità di esaurimento.

Le compagnie petrolifere sono criticate per non reinvestire i profitti nell’attività, ma preferire riacquisti di azioni e fusioni a vantaggio degli azionisti e dirigenti.

Impatto degli incentivi fiscali sul settore

Studi evidenziano che gli incentivi fiscali hanno notevolmente aumentato il valore dei progetti petroliferi e del gas, con un impatto significativo negli anni di alti prezzi del petrolio.

Le società energetiche hanno speso milioni in attività di lobbying per mantenere le agevolazioni fiscali, una pratica al centro di numerose controversie.

**Il dibattito sulle agevolazioni fiscali nel settore energetico negli Stati Uniti**

Negli Stati Uniti, i costi del lobbying superano i 100 milioni di dollari all’anno e le agevolazioni fiscali sull’energia sono una questione chiave nella discussione.

**La lotta per porre fine ai sussidi per petrolio e gas**

Nonostante gli sforzi, l’abolizione delle agevolazioni fiscali per petrolio e gas è stata una battaglia persa, con tentativi falliti anche sotto l’amministrazione Obama.

**Le posizioni contrastanti all’interno del partito democratico**

Alcuni democratici, come il senatore Joe Manchin III e i deputati Gonzalez e Cuellar del Texas, hanno difeso i sussidi per il settore energetico.

**Le critiche di Manchin e dei dirigenti petroliferi**

Manchin ha criticato le richieste dell’amministrazione Biden di eliminare gli incentivi fiscali per i combustibili fossili e difeso l’importanza di mantenerli per garantire l’affidabilità e l’accessibilità economica.

**Le argomentazioni dell’industria petrolifera**

Le compagnie petrolifere preferiscono non definire i loro vantaggi fiscali come sussidi, sottolineando che molte industrie godono di detrazioni fiscali simili.

**Le reazioni e le preoccupazioni sull’impatto economico**

Leader dell’industria energetica ritengono che le proposte di eliminare gli incentivi possano danneggiare milioni di posti di lavoro e danneggiare l’industria energetica statunitense.

**La reazione della senatrice Murkowski e il futuro del dibattito**

La senatrice Murkowski ha respinto la richiesta di Biden come un messaggio per i giovani attivisti per il clima, esprimendo scetticismo sulla sua efficacia nel Congresso.

Il Governo e i Prezzi dei Combustibili Fossili

Gli economisti sostengono che il governo stia artificialmente abbassando i prezzi di produzione di petrolio, gas e carbone, in modo non equo verso altri produttori. Joseph Aldy, professore alla John F. Kennedy School of Government di Harvard, ha definito questa pratica come “welfare aziendale”.

Nonostante la necessità di ridurre le emissioni di carbonio per contrastare il cambiamento climatico, il governo continua a sostenere i combustibili fossili. Questo atteggiamento suscita incredulità in un contesto in cui gli scienziati sottolineano l’urgenza di abbandonare rapidamente queste fonti energetiche.

Le Critiche e le Responsabilità del Congresso

Il senatore Bernie Sanders del Vermont ha sottolineato come il Congresso abbia la responsabilità fiscale e morale di evitare che i fondi dei contribuenti finiscano per incrementare i profitti di un’industria dannosa per l’ambiente. L’indipendente ha sollevato il problema della sostenibilità ambientale e della necessità di un cambiamento di rotta.

Accordi Internazionali sul Clima

La firma dell’accordo globale al vertice sul clima delle Nazioni Unite a Dubai, con quasi 200 paesi partecipanti, ha sottolineato l’urgenza di abbandonare i combustibili fossili e di eliminare i sussidi considerati “inefficienti” per carbone, petrolio e gas. Gli Stati Uniti figuravano tra i firmatari.

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