Il cancro mortale al cervello si riduce dopo la terapia CAR-T, ma per quanto tempo non è chiaro

2 mesi ago

Le nuove terapie CAR-T promettenti contro il glioblastoma

Due studi preliminari mostrano risultati positivi nell’utilizzo delle cellule T del recettore dell’antigene chimerico (CAR-T) contro il glioblastoma, un cancro al cervello aggressivo e difficile da trattare.

La sopravvivenza media per i pazienti affetti da questa forma di cancro è di otto mesi. Le cellule CAR-T stanno dimostrando efficacia nel prendere di mira le proteine prodotte dalle cellule tumorali, aprendo nuove prospettive terapeutiche.

Un importante passo avanti nella lotta contro il glioblastoma

I glioblastomi sono tumori cerebrali particolarmente aggressivi e difficili da trattare, in quanto possono diffondersi rapidamente e mescolarsi con le cellule sane. Le terapie attuali producono spesso risultati parziali e di breve durata.

La terapia CAR-T consiste nell’ingegnerizzazione delle cellule T per indirizzarle verso il tumore. Queste cellule modificate vengono poi reinserite nel corpo del paziente, aprendo nuove possibilità terapeutiche.

Cellule CAR-T che mirano a due tipi di molecole

Recentemente, sono state sviluppate cellule CAR-T in grado di prendere di mira specifiche molecole prodotte dai glioblastomi. Alcuni studi hanno dimostrato efficacia nel mirare non a una, ma a due molecole distinte.

I ricercatori hanno modellato le cellule CAR-T per attaccare una forma mutata del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) prodotta dalle cellule tumorali. Questo approccio ha mostrato promesse nel contrastare le cellule tumorali esprimendo sia la forma mutata che non mutata di EGFR.

Risultati promettenti e sfide da affrontare

Le prime sperimentazioni delle cellule CAR-T contro il glioblastoma hanno registrato una riduzione dei tumori, sebbene con ricomparsa successiva. È evidente il potenziale di queste terapie, non privo di sfide da superare per raggiungere risultati duraturi e significativi.

La comunità scientifica rimane entusiasta di questo progresso e degli sviluppi futuri, spinti dalla speranza di migliorare le prospettive di trattamento per i pazienti affetti da questa malattia devastante.

Trattamenti per il glioblastoma: risultati e prospettive

Un team di ricercatori ha ottenuto risultati promettenti nel trattamento del glioblastoma, un tipo di tumore cerebrale particolarmente aggressivo. L’utilizzo di cellule T CAR ha portato a una significativa riduzione dei tumori in diversi pazienti, anche se la durata della risposta è variata.

Sette mesi e oltre

Stephen Bagley e il suo team hanno utilizzato cellule T CAR mirate a due proteine presenti nei glioblastomi. Sei pazienti trattati hanno mostrato una riduzione significativa dei tumori. Tuttavia, la durata della risposta è variata da un mese fino a sette mesi in uno dei partecipanti.

Pur essendo entusiasti dei risultati iniziali, i ricercatori sono consapevoli della necessità di generare risposte più durature. È emerso che alcuni pazienti hanno avuto una ricaduta dopo qualche tempo, dimostrando la complessità nel trattare questa forma di cancro cerebrale.

Cellule T versatili

I risultati ottenuti sono incoraggianti, anche se la dimensione e la forma diffusa dei glioblastomi rendono difficile valutarne l’efficacia in modo preciso. Tuttavia, le immagini e le misurazioni dell’RNA tumorale suggeriscono che vi sia stata una effettiva riduzione dei tumori nei pazienti trattati con le cellule T CAR.

La prospettiva di costruire terapie cellulari CAR T in grado di colpire diversi bersagli rappresenta una strada promettente per garantire risposte più durature e ridurre la resistenza delle cellule tumorali alla terapia. Gli esperti sono fiduciosi nel futuro della ricerca e nell’evoluzione di terapie sempre più mirate e efficaci per il glioblastoma.

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