Il Covid lungo e il declino cognitivo
Il Covid lungo può portare a un declino cognitivo misurabile, soprattutto nella capacità di ricordare, ragionare e pianificare, secondo uno studio recente condotto in Inghilterra.
Test cognitivi condotti su 113.000 persone hanno rivelato che coloro con sintomi post-Covid persistenti avevano un QI medio inferiore rispetto ai non infetti. Anche chi aveva avuto il virus senza sintomi attuali, ha mostrato punteggi leggermente inferiori.
Dettagli dello studio
Gli esperti notano che le differenze nei punteggi sono piccole e non implicano un grave deterioramento cognitivo. Tuttavia, confermano problemi di confusione mentale, concentrazione e memoria in chi ha avuto il Covid a lungo termine.
Il neuropsicologo James C. Jackson afferma che esiste un vero deterioramento cognitivo nei sopravvissuti a lungo al Covid, come confermano anche studi precedenti.
Preoccupazioni e ottimismo
Se i sintomi Covid a lungo termine si attenuassero, il deterioramento cognitivo potrebbe diminuire. Ciò è supportato dal fatto che persone con sintomi persistenti da Covid, ma alla fine ripresesi, riportavano punteggi cognitivi simili a coloro che si erano ripresi rapidamente.
Secondo la scala del QI, anche se uno spostamento di 3-6 punti non è solitamente considerato significativo, il riconoscimento delle proprie difficoltà cognitive è cruciale per le persone.
Metodologia e conclusioni
Lo studio coinvolse più di 112.000 adulti, differenziati per durata e gravità dei sintomi post-Covid. I ricercatori riconoscono che ci si è basati su sintomi auto-riferiti, potenzialmente escludendo i casi più gravi.
Pur con le limitazioni, lo studio fornisce importanti evidenze numeriche sui problemi cognitivi derivanti da Covid a lungo termine, sottolineando la necessità di monitoraggio e supporto costanti per i sopravvissuti.
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