Il mostruoso buco nero della Via Lattea potrebbe lanciare getti surriscaldati nella nostra galassia, rivelano immagini rivoluzionarie

2 mesi ago

Immagini rivoluzionarie del buco nero della Via Lattea rivelano nuovi dettagli scientifici

Recenti immagini del buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea offrono uno sguardo senza precedenti al suo campo magnetico. Si ipotizza che il buco nero, chiamato Sagittarius A* (Sgr A*), possa emettere getti di materia surriscaldata nell’universo circostante.

La scoperta del Telescopio dell’orizzonte degli eventi

Le fotografie sono state catturate con il Telescopio dell’orizzonte degli eventi (EHT), una rete globale di radioosservatori che simulano un unico strumento. Le nuove immagini, scattate utilizzando la luce polarizzata, rappresentano il primo ritratto diretto di Sgr A*, a 27.000 anni luce dalla Terra.

Il ruolo del campo magnetico

La materia che orbita attorno all’orizzonte degli eventi del buco nero emette luce polarizzata a causa della forte spinta gravitazionale. Questo processo consente agli scienziati di mappare il campo magnetico di Sgr A*, rivelatosi sorprendentemente potente nelle nuove immagini.

Implicazioni scientifiche e prospettive future

Gli scienziati ritengono che il campo magnetico intorno a Sgr A* possa essere determinante per la comprensione di come il buco nero interagisca con la materia circostante. I primi risultati di questa scoperta sono stati pubblicati sulle Lettere del Diario Astrofisico il 27 marzo.

Conclusione: nuove prospettive sulla natura dei buchi neri supermassicci

Queste straordinarie immagini aprono nuove frontiere nella comprensione dei buchi neri supermassicci e del loro impatto sull’Universo. La rilevante presenza di campi magnetici intorno a Sgr A* promette ricerche sempre più approfondite sulle dinamiche di questi fenomeni cosmici.

Scoperta sull’osservazione dei buchi neri

Una delle più grandi sorprese del nuovo studio è la somiglianza delle nuove immagini con il campo magnetico di Messier 87* (M87*), un buco nero gigante situato a 53 milioni di anni luce di distanza.

Avanzamenti nella ricerca sui buchi neri

M87* è diventato il primo buco nero mai fotografato direttamente nel 2017, con foto potenziate dall’intelligenza artificiale e seguite da ulteriori scatti, incluso il campo magnetico.

Confronto tra Sgr A* e M87*

Sebbene Sgr A* sia più piccolo di M87*, sembra avere un campo magnetico simile. I ricercatori sperano che possa ospitare enormi getti di materia surriscaldata.

Scoperta dei getti dei buchi neri

Recentemente, l’EHT ha catturato l’immagine dei getti di M87*, rivelando dimensioni notevoli. Altri getti sono stati osservati attorno al buco nero della galassia NGC 1275.

Interesse degli astrofisici sui getti dei buchi neri

Gli getti dei buchi neri offrono informazioni cruciali sull’energia persa durante la rotazione dei buchi neri, un fenomeno ritenuto impossibile in passato.

Prospettive future sulle ricerche

Se Sgr A* genererà getti simili a quelli osservati, potremmo scoprirlo nei prossimi anni grazie all’espansione dell’EHT, una prospettiva che entusiasma i ricercatori.

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