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Il nuovo disco ottico “su scala petabit” può memorizzare tante informazioni quanto 15.000 DVD


Il futuro dell’archiviazione dati: il disco ottico “su scala petabit”

Recentemente, gli scienziati hanno presentato un nuovo disco ottico in grado di rivoluzionare l’archiviazione dati, raggiungendo una capacità fino a 125 terabyte, equivalente a circa 15.000 DVD.

La tecnologia dietro il nuovo disco ottico

Il disco ottico AIE-DDPR utilizza un particolare materiale chiamato “AIE-DDPR”, che possiede una densità di archiviazione molto più elevata rispetto agli HDD tradizionali, promettendo di cambiare il modo di memorizzare i dati.

Gli elementi chiave del disco ottico

Per consentire la scrittura su scala nanometrica, il disco incorpora le sostanze chimiche ITX e DTPA, che insieme permettono di immagazzinare informazioni in modo più denso che mai.

La lettura su scala nanometrica

Per la lettura a livello molecolare, è stato integrato nell’AIE-DDPR un nuovo materiale che sfrutta un laser altamente focalizzato, garantendo un metodo di memorizzazione molto più efficiente e denso.

La capacità di archiviazione del disco

Grazie alla scrittura multistrato su scala nanometrica, il disco ottico ha raggiunto una capacità di archiviazione di oltre 1 petabit, superando di gran lunga i tradizionali supporti come i Blu-ray.

Le prospettive di sviluppo

Per diventare commercialmente vantaggioso, è necessario migliorare la velocità di scrittura e rendere il processo più efficiente dal punto di vista energetico, obiettivi su cui il team di ricerca sta già lavorando.

Conclusioni: una rivoluzione nell’archiviazione dati

Considerando l’enorme quantità di informazioni generate ogni giorno, i dischi ottici AIE-DDPR promettono di cambiare il panorama dell’archiviazione dati, offrendo soluzioni più efficienti, ecologiche e potenzialmente più economiche rispetto ai sistemi attuali.

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