Il Primo Satellite in Legno: un Passo verso un’Esplorazione Spaziale Sostenibile
Recentemente, i ricercatori hanno presentato il primo satellite al mondo realizzato in legno, aprendo così la strada a un utilizzo più sostenibile di questo materiale nello spazio. Questa innovazione potrebbe ridurre l’impatto ambientale rispetto ai tradizionali satelliti in metallo.
Il LignoSat: Un Passo Avanti nella Tecnologia Spaziale
Il satellite, chiamato LignoSat, è stato mostrato dai ricercatori dell’Università di Kyoto e dalla Sumitomo Forestry, azienda con sede a Tokyo, alla fine di maggio. Realizzato con pannelli di legno di magnolia, il satellite è dotato di un telaio in alluminio, pannelli solari, circuiti stampati e sensori, utilizzando antichi metodi giapponesi di falegnameria del legno.
Sebbene il legno possa sembrare un materiale inusuale per l’ambiente spaziale, la sua combustibilità potrebbe essere un vantaggio. A differenza dei satelliti convenzionali che rilasciano particelle di metalli durante la combustione in atmosfera, il LignoSat, al termine del suo ciclo operativo, brucerà completamente rilasciando solo vapore acqueo e anidride carbonica.
Verso una Tecnologia Spaziale Più Eco-Compatibile
Il ritorno sulla Terra del LignoSat, dopo sei mesi o un anno di servizio nello spazio, promette di essere sicuro dal punto di vista ambientale. L’astronauta Takao Doi ha sottolineato che il legno è resistente e non interferisce con le onde radio, rendendolo ideale per le infrastrutture spaziali.
Innovazione e Sostenibilità nel Settore Spaziale
Il progetto LignoSat ha avuto un lungo percorso, iniziando nel 2020 con ambizioni di sostenibilità e potenziale utilizzo futuro del legno nello spazio. Il costo complessivo del progetto è stimato a circa 191.000 dollari e il satellite sarà presto trasferito alla Stazione Spaziale Internazionale in vista del lancio in orbita a novembre.
Il Futuro delle Esplorazioni Spaziali con il Legno
I pionieri del progetto immaginano un futuro in cui strutture abitative in legno potrebbero essere costruite sulla Luna e cupole su Marte per coltivare foreste. Questo potrebbe risolvere sfide di sostenibilità e offrire soluzioni di alloggio per i coloni spaziali.
La JAXA e altri partner stanno già studiando l’utilizzo del legno per costruire rifugi temporanei o permanenti su diverse superfici planetarie, sfruttando le sue proprietà di schermatura dalle radiazioni.
Il legno nello spazio: una nuova frontiera
Secondo Nisa Salim, esperta di materiali ingegnerizzati, il legno potrebbe essere la soluzione ideale per costruire habitat spaziali. Grazie alle sue proprietà isolanti, il legno è in grado di regolare la temperatura interna e garantire comfort agli astronauti. Inoltre, è un materiale rinnovabile e biodegradabile, perfetto per gli obiettivi di sostenibilità nello spazio.
Le sfide strutturali nel contesto spaziale
Salim sottolinea l’importanza di verificare l’integrità strutturale, la sicurezza e la durabilità del legno nello spazio, considerando l’ambiente estremo e le condizioni uniche che caratterizzano l’esplorazione spaziale.
I compositi nel settore aerospaziale
Secondo Scott J. McCormack, ingegnere dei materiali, il legno è un tipo di composito naturale grazie alla struttura di cellulosa e lignina. I compositi sono ben noti nell’industria aerospaziale per il loro elevato rapporto resistenza/peso, ma resta da verificare come il legno si comporterà come materiale strutturale su Luna o Marte.
Resistenza alle radiazioni nello spazio
Uno dei principali interrogativi riguarda l’effetto delle radiazioni cosmiche e solari sul legno nello spazio. Tuttavia, il team di ricerca si è basato su misurazioni effettuate dal rover Curiosity della NASA su Marte e crede che il legno possa mantenere le sue proprietà per migliaia di anni, nonostante le sfide delle radiazioni spaziali.