Il Telescopio James Webb e la scoperta del carbonio primordiale
Il Telescopio Spaziale James Webb (JWST) ha rilevato una nube di carbonio in una galassia lontana, solo 350 milioni di anni dopo il Big Bang. Questa scoperta, accettata per la pubblicazione su Astronomy & Astrophysics, sfida le nostre conoscenze sulle prime galassie.
Un elemento fondamentale nell’universo primordiale
Secondo studi precedenti, si pensava che la formazione del carbonio in quantità significative fosse avvenuta circa un miliardo di anni dopo il Big Bang. Tuttavia, la scoperta recente suggerisce che il carbonio potrebbe essere addirittura il metallo più antico dell’universo, formandosi molto prima di quanto ipotizzato.
La classificazione degli elementi e la sorprendente presenza del carbonio
Gli astronomi considerano gli elementi più pesanti dell’idrogeno e dell’elio come metalli, poiché si formano all’interno delle stelle e vengono dispersi nell’universo tramite le supernove. La presenza così precoce del carbonio sfida le teorie precedenti sul processo di formazione degli elementi pesanti e l’evoluzione delle prime stelle.
Le implicazioni della scoperta sulle prime fasi dell’universo
La scoperta del carbonio così presto nell’universo indica che le prime stelle potrebbero aver avuto un ruolo diverso da quanto ipotizzato. Questo solleva nuove domande sulla formazione degli elementi e sulle condizioni che hanno dato origine alla diversità chimica dell’universo primordiale.
Esplorare il passato con il Telescopio James Webb
Utilizzando il JWST, gli astronomi hanno analizzato la galassia GS-z12 per effettuare questa sorprendente scoperta. Lo spettrografo del vicino infrarosso ha consentito loro di scrutare in profondità nel passato dell’universo, rivelando dettagli cruciali sulla formazione dei primi elementi e galassie.
La scoperta della galassia primordiale
Utilizzando un telescopio, i ricercatori hanno analizzato la luce primordiale della remota galassia, scoprendo tracce di ossigeno, neon e carbonio.
La presenza insolita di carbonio
Nonostante le aspettative, la galassia primordiale conteneva una quantità significativa di carbonio, suggerendo un precoce arricchimento dell’universo primordiale.
Ipotesi sugli origini del carbonio
Gli studiosi ipotizzano che il carbonio potrebbe essersi formato nei gusci esterni delle stelle in collasso, diffondendosi nell’universo anziché essere catturato dai buchi neri.
Le parole di Francesco D’Eugenio
Francesco D’Eugenio, astrofisico del Kavli Institute for Cosmology, sottolinea che la presenza precoce del carbonio potrebbe suggerire forme di vita diverse da quelle conosciute sulla Terra.