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Israele non invierà una delegazione al Cairo per i colloqui su Gaza, dice un funzionario israeliano


Israele rinuncia ai colloqui al Cairo su Gaza

Israele ha deciso di non inviare una delegazione al Cairo per partecipare ai colloqui sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi da Gaza, come confermato da un funzionario israeliano alla CNN.

Il motivo dietro questa decisione è il mancato riscontro da parte di Hamas su alcune richieste chiave avanzate da Israele, tra cui la necessità di un elenco dettagliato degli ostaggi vivi e morti e la conferma del numero di prigionieri palestinesi da rilasciare.

Il funzionario ha preferito mantenere l’anonimato, sottolineando la delicatezza delle trattative diplomatiche in corso.

Le motivazioni dietro la scelta

La decisione di non inviare una delegazione israeliana è stata presa in seguito a una comunicazione tra il primo ministro Benjamin Netanyahu e il direttore del Mossad David Barnea, considerato un negoziatore chiave per Israele. Barnea avrebbe ricevuto un messaggio che confermava l’assenza di risposte da parte di Hamas alle condizioni stabilite.

Hamas presente ai colloqui

Nel frattempo, una delegazione di Hamas è giunta al Cairo domenica per partecipare ai colloqui volti a porre fine agli scontri in corso.

Un alto funzionario di Hamas non ha ancora rilasciato dichiarazioni riguardo alla risposta del gruppo alle condizioni avanzate da Israele.

Protesta degli ostaggi in Israele

Netanyahu chiede informazioni sui prigionieri

Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ha espresso la sua richiesta di conoscere i nomi degli ostaggi inclusi nel piano. Non ha ancora ricevuto risposte alle sue domande e non è sicuro se verrà raggiunto un accordo nei prossimi giorni.

Israele non invia delegati al Cairo

Israele ha deciso di non inviare alcuna delegazione al Cairo, un giorno dopo che un funzionario dell’amministrazione Biden ha affermato che Israele ha accettato sostanzialmente una proposta di cessate il fuoco di sei settimane.

Hamas e i punti critici

Domenica, una fonte di Hamas ha dichiarato che vi sono almeno tre punti critici da risolvere prima di raggiungere un accordo: un cessate il fuoco permanente, il ritiro delle truppe israeliane da Gaza e il ritorno degli sfollati.

Prospettive di un accordo lento

Una fonte diplomatica ha sottolineato che i progressi sono lenti e che è improbabile che si arrivi a una svolta entro le prossime 48 ore. Le prospettive di un accordo imminente sembrano essere ridotte.

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