Gravidanza e invecchiamento del DNA
La gravidanza porta a cambiamenti nei marcatori chimici sul DNA, simili a quelli legati all’invecchiamento. Tuttavia, ricerche mostrano che mesi dopo il parto, tali cambiamenti si ristabiliscono. Ciò conferma studi su topi e umani.
Impatto della metilazione del DNA
Gli studi analizzano i gruppi metilici sul DNA, che influenzano l’attività genetica, senza alterare il codice genetico. Queste marcature possono indicare l’“età biologica”, più significativa per la salute rispetto a quella cronologica.
Effetto dell’età biologica post-gravidanza
Sebbene l’età cronologica sia fissa, l’età biologica può fluttuare. Dopo la gravidanza, si osserva un’inversione dell’età biologica, risultato anche di altri eventi stressanti cessati. L’obesità e l’allattamento influenzano tale cambiamento.
Variazioni individuali
Lo studio mostra che la ripresa dall’età biologica post-gravidanza varia tra individui. Le persone obese tendono a recuperare meno anni di età biologica rispetto a coloro con peso normale. Inoltre, l’allattamento esclusivo sembra favorire una maggiore riduzione dell’età biologica.
Gravidanza e ringiovanimento: cosa dice la ricerca
Uno studio ha rilevato che le donne sembrano ringiovanire dopo il parto rispetto all’inizio della gravidanza, generando interesse nel mondo scientifico. I dati sono suggestivi, sebbene non confermino un effettivo effetto di ringiovanimento biologico.
Interpretazione dei risultati
Alcuni esperti ritengono complicato interpretare questi risultati, sottolineando che le variazioni nella metilazione durante la gravidanza potrebbero non indicare necessariamente un invecchiamento accelerato. Ci sono pareri divergenti sull’effettivo impatto della metilazione sul processo di invecchiamento.
L'”orologio dell’infiammazione” e nuove prospettive di ricerca
Vi è dibattito sull’utilizzo dell’espressione “età” in relazione alla metilazione durante la gravidanza. Gli studiosi suggeriscono che potrebbero essere necessari nuovi concetti e definizioni nel contesto della ricerca sull’invecchiamento legata alla maternità.
Gravidanza e età biologica: cosa conta
L’aumento dell’età biologica associato alla gravidanza non dovrebbe destare preoccupazione, poiché si tratta di variazioni di circa due o tre anni. Inoltre, la maternità non andrebbe considerata solo da un punto di vista biologico, enfatizzando che l’allattamento al seno, sebbene vantaggioso, non è l’unico criterio di valutazione della salute.