Una rivoluzione energetica nello spazio
La prossima missione su Marte dell’ESA utilizzerà una tecnologia all’avanguardia: un dispositivo a propulsione nucleare che sfrutta l’americio per mantenere caldi i componenti del rover, un’innovazione assoluta nel settore spaziale.
L’Agenzia spaziale europea ha annunciato i piani insieme a un accordo con la NASA per contribuire alla missione che porterà il rover Rosalind Franklin su Marte. Inizialmente la collaborazione era con l’agenzia spaziale russa Roscosmos, interrotta nel 2022 a seguito degli eventi in Ucraina.
La rivoluzione degli RHU
Le unità di riscaldamento a radioisotopi (RHU) europee, utilizzando l’americio-241 come fonte energetica, riusciranno a mantenere calde le componenti del lander, estendendone la vita utile e garantendo la corretta implementazione del rover su Marte. Un passo significativo per l’ESA nella sua autonomia tecnologica.
Un nuovo inizio per la missione su Marte
Ritardi e cambiamenti nella collaborazione con la Russia hanno spinto l’ESA a rivedere radicalmente il progetto, permettendo alla NASA di integrarsi nella missione. La partecipazione statunitense includerà il lancio nel 2028 e forniture cruciali come i motori frenanti per il lander e le unità di riscaldamento per il rover.
Verso una nuova frontiera energetica
Oltre al calore, l’ESA punta a sviluppare batterie all’americio circa entro il 2030 per fornire elettricità ai veicoli spaziali. Il progetto ENDURE mira a superare le sfide di certificazione e sicurezza per utilizzare questa tecnologia anche in future missioni lunari dell’ESA.
Un futuro sostenibile per l’esplorazione spaziale
L’utilizzo dell’americio come fonte energetica apre opportunità per l’ESA di esplorare nuove aree nello spazio, consentendo missioni più lunghe e l’accesso ad ambienti prima inesplorati. Lo sviluppo di tecnologie nucleari promette una nuova era nell’esplorazione spaziale e un ruolo di leadership per l’Europa in questo settore.
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