La diversificazione delle fonti giornalistiche di Nature
La diversità delle fonti giornalistiche è fondamentale per rispecchiare la varietà della comunità scientifica e soddisfare i bisogni del pubblico. Nature si impegna a monitorare la diversità delle fonti intervistate nei propri contenuti, includendo pronomi, posizione geografica e fase di carriera.
Statistiche precedenti e aggiornamenti
Statistiche recenti mostrano che la maggior parte delle fonti giornalistiche di Nature proviene ancora dall’America del Nord e dall’Europa, con la maggioranza che utilizza pronomi maschili. Tuttavia, ci sono segnali di cambiamento in corso, seppur a diverse velocità.
Nell’ultima analisi condotta su 862 articoli, il 97% delle fonti ha fornito i propri pronomi, confermando un’alta percentuale di pronomi maschili, ma con una lieve variazione nell’utilizzo di pronomi femminili e neutri.
Analisi sulla posizione geografica e fase di carriera
Anche la posizione geografica delle fonti rivela un predominio di Nord America ed Europa, sebbene la diversità regionale sia in leggera diminuzione rispetto alle analisi precedenti.
Per quanto riguarda la fase di carriera, la maggior parte delle fonti si identifica come affermate, ma si osserva un aumento delle fonti provenienti da settori non accademici.
Prospettive future e miglioramenti
Analizzare e rendere pubblici i risultati è solo il primo passo verso una maggiore diversità delle fonti giornalistiche. Nature si impegna a espandere le proprie reti e ad adottare le migliori pratiche per assicurare un giornalismo più inclusivo e rappresentativo della comunità scientifica globale.
La diversità delle fonti non solo arricchisce il giornalismo, ma rispecchia meglio la complessità e le trasformazioni in atto nel mondo scientifico odierno. Adattarsi a queste realtà in evoluzione è essenziale per rimanere rilevanti e incisivi.