La politica incentrata sulla prestampa della Fondazione Gates aiuterà ad aprire l’accesso?

2 mesi ago

Una nuova politica per la Fondazione Gates

La Bill & Melinda Gates Foundation introdurrà una politica che richiede ai titolari delle sovvenzioni di rendere le proprie ricerche disponibili come preprint, a partire dal 2025. Questi articoli non sono ancora stati accettati da una rivista o sottoposti a peer review, con l’obiettivo di favorire l’accesso aperto.

Impatto e incertezze

L’implementazione di questa politica solleva incertezze sul suo impatto sull’accesso aperto. Se da un lato più ricerche saranno disponibili gratuitamente come preprint, potrebbe diventare più difficile accedere alle versioni finali pubblicate degli articoli. Tuttavia, gli autori non saranno più obbligati a optare per l’accesso aperto dopo la fase preprint.

Obiettivi della fondazione

Ashley Farley, responsabile del programma di servizi di conoscenza e ricerca della Gates Foundation, sottolinea che la decisione è guidata dall’obiettivo di garantire l’accesso immediato alla ricerca e il riutilizzo globale. I beneficiari delle sovvenzioni dovranno pubblicare i loro preprint con una licenza che consente il riutilizzo dei contenuti, promuovendo l’equità nel campo della ricerca. La politica completa sarà resa pubblica a breve.

Gli sforzi dell’accesso aperto

Nel 2015, la Fondazione Gates ha annunciato l’intenzione di rendere gli articoli di ricerca liberamente disponibili tramite archivi aperti. Successivamente ha aderito a coAlition S e approvato il Plan S, che impone ai titolari delle sovvenzioni di pubblicare in modalità accesso aperto. Tuttavia, la nuova politica potrebbe distaccarsi da queste direttive.

Posizione di CoAlition S

Johan Rooryck, direttore esecutivo di coAlition S, osserva che la politica della Gates Foundation potrebbe divergere dal gruppo. Anche se entrambi promuovono l’accesso aperto, coAlition S richiede la disponibilità OA del manoscritto accettato, mentre la Fondazione potrebbe ritenere sufficiente la fase preprint. La coalizione sta valutando il ruolo dei preprint nell’accesso aperto ma al momento non prevede cambiamenti nelle linee guida politiche.

La politica di accesso aperto della Fondazione Gates

La Coalizione S sta raccogliendo feedback sulla propria politica di accesso aperto attraverso un sondaggio aperto fino al 22 aprile. Non si prevedono decisioni sulla sua adozione prima della fine dell’anno.

Differenze tra il Piano S e la politica di Gates

La Coalizione S non prevede la fine del sostegno agli APC, a differenza della politica della Fondazione Gates. Questa differenza è evidenziata da Rooryck, che sottolinea le diverse scelte adottate dai due enti.

Opinioni sulla fine del sostegno agli APC

Alcuni esperti, come Lynn Kamerlin, accolgono positivamente la decisione di interrompere il sostegno agli APC, vista l’aumento delle tariffe. Altri, come Juan Pablo Alperin, ritengono gli APC un modo ingiusto di sostenere l’OA.

Effetti sull’editoria scientifica

Secondo Hinchliffe, è difficile prevedere gli effetti della politica di Gates sull’editoria scientifica. Alcuni potrebbero trovare più difficile pubblicare su riviste OA, mentre altri potrebbero continuare a farlo con fonti alternative di finanziamento.

Impatto sulle sovvenzioni e sulla qualità della ricerca

La Fondazione Gates finanzia solo una modesta parte della ricerca mondiale, e non è chiaro se altri enti seguiranno la sua politica. La differenza di qualità tra un preprint e la versione finale a pagamento potrebbe influenzare il controllo della ricerca.

Controllo della qualità dei preprint

Esistono preoccupazioni sulla qualità dei preprint rispetto alle versioni finali a pagamento. Tuttavia, esistono strumenti come VeriXiv che mirano a garantire standard elevati nella verifica dei preprint, offrendo supporto ai ricercatori.

La rivoluzione dell’editoria scientifica

Alcuni autori preferiscono la prestampa rispetto alle riviste, come affermato da Alperin, evidenziando come il focus dovrebbe essere sulla qualità della ricerca anziché sulla pubblicazione in una determinata rivista.

Reazioni degli editori

I rappresentanti di diversi editori, tra cui Elsevier e PLOS, stanno valutando la politica di accesso aperto della Fondazione Gates e le sue implicazioni, cercando alternative sostenibili per affrontare le ingiustizie create dal modello APC.

Roheena Anand di PLOS sottolinea la necessità di modelli più equi per la condivisione del sapere, al fine di evitare che i ricercatori finanziati dalla Fondazione Gates siano costretti a pubblicare a pagamento.

La svolta della Fondazione Gates

La Fondazione Gates ha deciso di smettere di pagare circa 6 milioni di dollari all’anno per APC a partire dal 2015, preferendo investire tali risorse in modelli più equi come il “diamond OA”, che non prevede commissioni autore-lettore.

Estee Torok della Fondazione Gates evidenzia l’intenzione di investire in server di prestampa e altre tecnologie per favorire la diffusione della ricerca in modo più inclusivo e accessibile.

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