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La spinta del Giappone per rendere tutta la ricerca ad accesso libero sta prendendo forma


Il Giappone avanza verso la ricerca ad accesso libero

Il governo giapponese ha avviato un processo per rendere gratuiti i risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici. Il ministro della Scienza assegnerà fondi alle università per implementare infrastrutture a tal fine a livello nazionale entro il 2025.

Pionieri in Asia e nel mondo

Il Giappone si distingue come uno dei primi paesi asiatici e mondiali ad adottare misure significative per favorire l’accesso aperto alla ricerca. Ha elaborato un piano nazionale che segna un importante passo avanti.

Infrastrutture istituzionali

Il Ministero dell’Istruzione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia del Giappone ha annunciato l’investimento di 10 miliardi di yen per standardizzare gli archivi istituzionali. Questo garantisce la trasparenza e facilita l’accesso alla ricerca nel paese.

La maggior parte delle università giapponesi dispone già di archivi istituzionali. Ogni istituto condividerà la ricerca dei propri accademici su una piattaforma unificata, agevolando il processo di pubblicazione e consultazione.

Preprint e consapevolezza

Anche se il Giappone ha un server nazionale di preprint, il suo utilizzo è attualmente limitato. Solo una minoranza di ricercatori conosce l’esistenza di questa risorsa, indicando che la cultura del preprint non è ancora radicata nel Paese.

L’approccio all’OA verde

Il Giappone si sta concentrando sull’OA verde, dove gli autori rendono disponibili gli articoli accettati ma non ancora finalizzati. Questo approccio è preferito rispetto all’OA gold, poiché riduce i costi per le università e agevola un accesso più ampio alla ricerca.

Il Giappone si impegna per l’accesso aperto

Il Giappone ha adottato un piano per sostenere l’accesso aperto (OA) finanziando gli archivi delle università per garantire la diffusione libera di contenuti accademici.

Il supporto finanziario dell’editoria elettronica

Gli articoli con tariffe di pubblicazione (APC) aumentano annualmente del 4,3%, come sottolineato da Johan Rooryck, docente di linguistica francese all’Università di Leiden.

Un passo avanti nel panorama dell’accesso aperto

La strategia del Giappone per l’OA è considerata un modello da seguire da esperti come Kathleen Shearer della Confederation of Open Access Repositories di Montreal, Canada.

Shearer elogia il Giappone per l’approccio “equo” che garantirà la disponibilità universale di ricerca accademica senza discriminazioni linguistiche.

Un vantaggio per la ricerca accademica giapponese

Concentrandosi sugli archivi istituzionali, il Giappone potrà preservare e valorizzare la ricerca pubblicata in lingua giapponese, contribuendo a mantenere un ambiente accademico diversificato.

Il declino della ricerca internazionale in Giappone

La decisione del Giappone di sostenere l’OA arriva in un momento in cui il paese sta affrontando un declino nel panorama della ricerca internazionale, come riportato da un recente rapporto del MEXT.

Nonostante abbia un alto livello di produzione scientifica, la presenza del Giappone tra i 10% degli articoli più citati a livello mondiale è diminuita, spingendo il paese al 13° posto nella classifica globale.

Impegno per il futuro della ricerca

Il Giappone ha avviato una serie di iniziative per rilanciare la sua posizione nella ricerca internazionale, tra cui l’obiettivo di triplicare il numero di dottorandi entro il 2040.

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