La Romania è diventato uno dei bersagli preferiti dell’amministrazione Trump. Si è mosso per primo il vicepresidente americano JD Vance, durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, con un attacco mirato contro la decisione di Bucarest di annullare – a causa di ingerenze russe – le elezioni presidenziali dello scorso novembre, che avevano portato alla vittoria al primo turno del candidato di estrema destra, populista, filo-russo e trumpiano Călin Georgescu.
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