Un intrigo al sapore di tè
Albert interrompe il vecchio professore durante il lavoro, offrendogli del tè. Quest’ultimo insiste per avere i documenti, ma Albert insiste a fargli bere il tè con una pillola nascosta.
Un segreto da proteggere
Il professore si rende conto della pillola e rifiuta di berla. Albert insiste, preoccupato per il suo stato di salute. Il professore, vicino alla fine, sembra avere un segreto da condividere.
Un’ossessione per il tempo
Il professore riflette sul suo lavoro e l’importanza di proteggere la sequenza temporale. Albert gli offre il tè, ma il professore sembra concentrato su pensieri più profondi riguardanti il tempo e la sua natura.
La scoperta finale
Il professore, convinto di aver trovato la chiave per viaggiare nel tempo, è ansioso di dimostrare il suo lavoro. Albert, preoccupato per le implicazioni, decide di distruggere le prove, gettando i documenti nel fuoco.
Una scelta al bivio del tempo
Il vecchio professore si ritrovò di fronte ad Albert, un compagno di vita e custode dei suoi segreti più profondi. Albert, il fedele servitore, lo informò che era giunto il momento di tornare a casa, nel 2246.
Il professore, confuso, chiese cosa intendesse per casa, ma Albert gli spiegò che il suo lavoro non poteva ancora essere rivelato al mondo presente, poiché le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.
Un addio inatteso
Nonostante il legame di anni di collaborazione, il professore si rese conto che Albert era lì per proteggere il suo segreto, anche a costo della sua vita. In un momento di sconcerto, il professore capì che la storia avrebbe narrato la sua morte come un incidente.
Prima di scomparire nel futuro con Albert, il professore fece una domanda cruciale: perché avrebbe dovuto fidarsi di lui? La risposta di Albert fu semplice: fidati della matematica, della logica che aveva plasmato le loro vite.
Un salto verso l’ignoto
Nell’istante in cui il gas iniziò a riempire la stanza, Albert e il professore svanirono nel nulla, proiettati verso un futuro incerto. Il presentimento di un addio non detto rimase nell’aria, mentre il tirare delle lancette del tempo li separava.
La trama nascosta dietro il tempo
Il racconto fantastico sull’oceano del tempo nasce da un’incontro in un passato non così lontano. Durante un evento a Londra, la dottoressa Fay Dowker ispirò l’autrice Jacey Bedford con la sua teoria sulla non-esistenza del tempo.
L’idea di un tempo elastico, che si snoda e si restringe, germinò nella mente di Bedford finendo per plasmarsi in un’avventura narrativa complessa. Il percorso creativo che ha portato alla storia riflette la complessità della teoria del tempo di Dowker.
Una gratitudine tardiva
Dopo anni di gestazione, l’opera vede la luce grazie alla spinta intellettuale della dottoressa Dowker. Bedford, sebbene impiegando del tempo, comprende finalmente le sfide insite nella concezione dell’inesistenza del tempo, trasformandole in una storia avvincente.