La scomparsa di Mary Bartlett Bunge, pioniera nei trattamenti delle lesioni spinali
Mary Bartlett Bunge, nota per il suo lavoro pionieristico nel trattamento delle lesioni spinali insieme al marito Richard, è deceduta all’età di 92 anni. Hanno scoperto un trattamento promettente per ripristinare il movimento in pazienti paralizzati.
Una vita dedicata alla ricerca medica
Bunge, affiliata al Miami Project to Cure Paralysis, è stata descritta come una delle migliori neuroscienziate al mondo. La sua ricerca sulla mielina, che riveste le fibre nervose, è stata fondamentale per comprendere le lesioni del midollo spinale e le possibilità di trattamento.
Contributi alla scienza e alla medicina
All’inizio della sua carriera, Bunge e suo marito utilizzarono microscopi elettronici per studiare la formazione della mielina attorno alle fibre nervose. Grazie alla loro ricerca, hanno individuato la demielinizzazione come uno dei principali fattori che complicano il trattamento delle lesioni spinali.
Un’innovativa scoperta per il futuro
Attraverso esperimenti con trapianti di cellule di Schwann, specializzate nella produzione di proteine, i Bunges hanno aperto nuove prospettive per il ripristino della mielina. Le loro scoperte potrebbero rivoluzionare il trattamento delle lesioni spinali e migliorare la vita di milioni di persone paralizzate.
Un legato di conoscenza e impegno
Durante la loro carriera, la coppia ha dedicato tempo e energia alla ricerca, svolgendo un lavoro pionieristico nel campo delle lesioni spinali. Con il loro impegno costante, hanno gettato le basi per nuove scoperte nel campo della medicina rigenerativa.
Mary Elizabeth Bartlett, la pittrice diventata neuroscienziata
La dottoressa Mary Elizabeth Bartlett è nata il 3 aprile 1931 a New Haven, nel Connecticut. Figlia di artisti, ha ereditato da sua madre la passione per la pittura, ma il suo destino ha preso una svolta inaspettata.
Dopo aver frequentato il Simmons College di Boston e laureandosi in biologia nel 1953, Mary ha iniziato una brillante carriera accademica che l’ha portata a diventare una famosa neuroscienziata.
Un incontro destinato a cambiare tutto
All’università, Mary ha incontrato Richard Bunge, un brillante ricercatore con il quale ha condiviso non solo la passione per la scienza, ma anche quella per l’arte. I due si sono uniti in matrimonio nel 1956.
Dopo aver lavorato insieme per anni, Mary e Richard hanno compiuto una svolta rivoluzionaria nel campo del trattamento del midollo spinale. Il loro lavoro ha aperto nuove prospettive per la rigenerazione cellulare e la terapia dei traumi spinali.
Un lascito duraturo
Dopo la scomparsa di Richard, Mary ha proseguito il loro lavoro con determinazione. Ha sviluppato terapie innovative che hanno permesso a ratti paralizzati di recuperare fino al 70% della loro mobilità precedente in sole 12 settimane.
Il contributo della dottoressa Bartlett al campo della neuroscienza è stato eccezionale e duraturo. Ha ispirato generazioni di ricercatori e ha dimostrato che la passione e la determinazione possono portare a risultati straordinari.
Un’eredità di innovazione e impegno
Nonostante il suo pensionamento nel 2018, all’età di 86 anni, Mary Bartlett ha continuato a essere una fonte di ispirazione per la comunità scientifica. Il suo impatto nel campo della rigenerazione cellulare e della terapia spinale rimane indelebile.
Il suo straordinario percorso, che l’ha portata dal mondo dell’arte a quello della scienza, è un esempio di dedizione e talento che rimarrà impresso nella storia della medicina.