Memoria dei vermi e ghiaccio: l’insolito collegamento
Uno studio ha evidenziato che i nematodi, noti per una memoria breve, mantengono le informazioni se posti sul ghiaccio. L’inesorabile oblio dura fin quando non ritornano a temperature normali.
Memoria dei vermi
I vermi Caenorhabditis elegans conservano i ricordi se raffreddati rapidamente. Il processo diventa meno efficiente se i vermi si acclimatano gradualmente al freddo. L’uso del litio, inoltre, prolunga la loro memoria.
La ricerca alza interrogativi sulle modalità di creazione e cancellazione dei ricordi. Uno sguardo sul comportamento della memoria dei vermi in differenti condizioni ambientali.
Approfondimento sulla ricerca
L’opera condotta da Oded Rechavi dell’Università di Tel Aviv, Israele, ha suscitato interesse per l’importanza dei ricordi. Il commento positivo del biologo molecolare Ilya Ruvinsky testimonia l’interesse suscitato dalla ricerca.
Svelare la memoria dei vermi sul ghiaccio
Per verificare la memoria, i vermi vengono addestrati a associare un odore sgradevole con un periodo di fame. Il test si basa sul cambiamento di comportamento dei vermi. L’esposizione al ghiaccio ha mostrato straordinarie peculiarità di memoria.
La sperimentazione ha dimostrato che l’immersione nel ghiaccio può mantenere i ricordi olfattivi dei vermi per almeno 16 ore. Tuttavia, al ritorno alla temperatura ambiente, i vermi tendono a dimenticare velocemente l’associazione.
Implicazioni della ricerca
Le scoperte di Dana Landschaft Berliner sulla memoria dei vermi al freddo sono entusiasmanti. L’utilizzo del litio ha dimostrato di avere un impatto significativo sulla conservazione della memoria, aprendo nuove prospettive di studio.
Il ruolo del diacilglicerolo nella memoria
Il coinvolgimento della molecola diacilglicerolo nella memoria dei vermi è stato rilevante sia nell’esposizione al ghiaccio che nel trattamento con litio. Il team di ricercatori ha soprannominato questo processo “l’interruttore dell’oblio”.
Il legame tra litio e memoria
Uno studio condotto da Rechavi ha evidenziato come il litio inibisca un enzima che produce un precursore del diacilglicerolo, facendo luce sull’effetto del farmaco nel disturbo bipolare.
La rigidità della membrana cellulare
Gli scienziati hanno osservato che la ritenzione della memoria è associata alla rigidità della membrana cellulare, la quale aumenta con il freddo. Ciò è stato dimostrato da esperimenti su ceppi di vermi mutanti con membrane più rigide.
Il mistero dell’oblio
Rechavi pone l’interessante domanda: perché alcuni organismi dimenticano, nonostante siano capaci di conservare memorie a lungo termine? Ipotizza che possa esserci un ottimizzazione in gioco, un motivo specifico per mantenere o dimenticare i ricordi.
Prospettive future sulla memoria
La ricerca in corso si propone di indagare se fenomeni simili si verificano in organismi che sopravvivono a temperature fredde, come tardigradi e alcune specie di tartarughe. Rechavi anticipa un lungo impegno nello studio di tali fenomeni.