Per Ytasha Womack l’Afrofuturo è Adesso

Marzo 16, 2024

Ytasha Womack e l’Afrofuturismo

Il 17 febbraio, l’Adler Planetarium di Chicago ha presentato “Niyah e il Multiverso”, un’opera che fonde cosmologia teorica, cultura nera e immaginazione, con chiari richiami all’Afrofuturismo.

Ytasha Womack è una figura centrale in questo movimento, autrice e curatrice di eventi sull’afrofuturismo in tutto il paese, con presenze significative come alla Carnegie Hall e al Museo Nazionale di Storia e Cultura Afroamericana dello Smithsonian.

L’Influenza dell’Afrofuturismo

L’Afrofuturismo si estende dalle opere di Octavia Butler alle canzoni di Janelle Monáe, immaginando realtà alternative e reinterpretando personaggi come Nyota Uhura di Star Trek e Henrietta Lacks.

Womack è stata sceneggiatrice di “Niyah and the Multiverse” e ha discusso con il New York Times sull’importanza e il significato dell’afrofuturismo nella cultura contemporanea.

Una Visione Afrofuturistica

L’afrofuturismo integra immaginazione, liberazione, tecnologia e misticismo per creare realtà alternative e prospettive non lineari sul tempo, influenzate dalla diaspora africana.

Questo movimento si distingue per la sua capacità di trasformare la realtà e rivendicare l’immaginazione come strumento di emancipazione e crescita spirituale.

Le Opere Che Hanno Ispirato Womack

Womack cita l’influenza dei Parliament-Funkadelic, gruppo musicale degli anni ’70, e dei loro album ricchi di immaginario afrofuturistico. Questo tipo di rappresentazioni spaziali ha contribuito a plasmare la sua visione fin da bambina.

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