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Procuratore: la spinta del Dipartimento di Giustizia per accelerare i processi contro Trump viola la politica


Violazione della politica nel processo contro Trump, denuncia l’ex procuratore

L’ex procuratore federale, Elie Honig, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla pressione del Dipartimento di Giustizia per accelerare i processi contro Trump. Honig sottolinea che il manuale del Dipartimento vieta di influenzare azioni legali in base a considerazioni politiche, come quelle legate alle elezioni.

Rispetto dei tempi giusti

Secondo il manuale interno del Dipartimento di Giustizia, i pubblici ministeri non dovrebbero basare il timing delle azioni legali su eventi politici, come le elezioni. Questo principio mira a garantire l’imparzialità e l’indipendenza del sistema giudiziario.

Contraddizione nell’accelerare i processi

L’ex procuratore Honig evidenzia una contraddizione nel chiedere di accelerare i processi legali contro Trump, in quanto ciò sembrerebbe andare contro le linee guida del Dipartimento. Tale accelerazione potrebbe sollevare dubbi sull’obiettività delle azioni intraprese.

Rispetto delle regole interne

La richiesta di accelerare i processi, se confermata, potrebbe sollevare interrogativi sulla coerenza con le regole interne del Dipartimento di Giustizia. Il rispetto rigoroso delle normative interne è fondamentale per garantire la correttezza e l’equità delle azioni legali.

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