Questa creatura marina era il nostro antenato? Gli scienziati capovolgono un famoso fossile.

Giugno 11, 2024

Un’antica scoperta che rivoluziona le teorie evolutive

Negli ultimi 500 milioni di anni, i vertebrati si sono evoluti in molteplici forme, ma condividono caratteristiche fondamentali. Siamo tutti discendenti da un antenato comune, un pesce del Cambriano.

La storia evolutiva diventa misteriosa guardando ai primi fossili: ci sono creature strane con corpi enigmatici. Un recente studio propone una teoria audace su come alcune di queste creature potrebbero essersi evolute potenzialmente in noi.

Il mistero di Pikaia

Il dottor Vinther e i suoi colleghi mettono in discussione la classificazione di Pikaia, un organismo a forma di nastro vissuto 508 milioni di anni fa. Sostengono che i ricercatori precedenti abbiano interpretato erroneamente il fossile, guardandolo al contrario.

Le diverse interpretazioni di Pikaia nel tempo

La scoperta di Pikaia risale al 1910, quando viene identificato come un verme marino. Successivamente, Conway Morris suggerì che potesse trattarsi di un parente stretto dei vertebrati, sollevando dibattiti accesi in campo scientifico.

Pikaia è stato considerato per decenni un possibile antenato comune dei vertebrati. Tuttavia, caratteristiche peculiari come un enigmatico “organo dorsale” hanno alimentato il dibattito scientifico sulla sua reale natura e ruolo nell’evoluzione.

La scoperta di nuove evidenze su Pikaia

Il paleontologo francese Philippe Janvier ha definito Pikaia un enigma, aprendo così la strada a ulteriori scoperte nel campo della paleontologia.

Una nuova prospettiva grazie ai fossili di vertebrati in Groenlandia

Il dottor Vinther, dopo il ritrovamento di fossili simili a vertebrati in Groenlandia, ha esaminato da vicino Pikaia trovando sedimenti nel suo organo dorsale, suggerendo l’esistenza di un’apertura verso l’esterno simile al tratto digestivo dei vertebrati.

La rivoluzionaria inversione dell’immagine di Pikaia

L’immagine di Pikaia è stata capovolta dal dottor Vinther, rivelando un nuovo scenario anatomico che ha portato alla scoperta di un sistema nervoso, un possibile piccolo cervello e nervi che si estendevano in tentacoli.

Una nuova visione di Pikaia e del suo stile di vita

Pikaia è ora immaginato come un animale nuotatore senza occhi che utilizzava tentacoli per esplorare e potenzialmente estrarre ossigeno dall’acqua grazie a escrescenze branchiali. Inoltre, l’animale potrebbe aver nutrito attraverso la ricerca di particelle di cibo.

Il controverso albero genealogico di Pikaia

Confrontando Pikaia con altri fossili insoliti e vertebrati, i ricercatori hanno elaborato un nuovo albero genealogico. Questo porta alla teoria che i Vetulicoliani siano gli antenati più remoti dei vertebrati.

Vertebrati: studiando i pesci per capire le origini

I vertebrati, grazie agli studi condotti da Mussini e colleghi, stanno rivelando nuove informazioni sulle loro origini. A differenza dei Pikaia, emersero estendendo la coda oltre l’intestino, caratteristica comune nei pesci e nei vertebrati terrestri.

La comparsa di custodie di cartilagine attorno al cervello e dei primi teschi caratterizzò i primi proto-pesci. Successivamente, svilupparono scheletri completi, segnando tappe fondamentali nell’evoluzione vertebrata.

Un pesce a tutti gli effetti

Mussini ha sottolineato che l’evoluzione dei vertebrati non è stata un “Big Bang”, ma un processo graduale. Il progetto corporeo dei vertebrati ha richiesto un assemblaggio più lungo di quanto inizialmente ipotizzato.

Prospettive sorprendenti

Il nuovo studio ha sollevato nuove questioni: la posizione dei tentacoli sensoriali e delle branchie esterne in alcuni animali. La prospettiva di nuotare sul fondo marino solleva dubbi sulle modalità di vita di questi antichi organismi.

Antiche controversie paleontologiche

La paleontologa Nanglu ha espresso perplessità sulla ricostruzione degli antenati come vetulicoli dalla bocca a canestro. La complessità nell’interpretare i fossili alimenta dibattiti accesi, come la controversia sui fori lungo i vetulicoli che potrebbero essere precursori delle branchie.

Un nuovo capitolo nel dibattito scientifico

Pur sollevando nuovi interrogativi, la ricerca di Mussini e del suo team apre una nuova fase di discussione scientifica. Il coraggio di sfidare concezioni consolidate è essenziale per l’avanzamento della conoscenza nel campo dell’evoluzione dei vertebrati.

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