Milano – Una tranquilla mattinata scolastica si è trasformata in un incubo per uno studente di 17 anni del liceo Severi-Correnti, situato in zona Porta Romana. Martedì, poco dopo l’inizio delle lezioni, il giovane è stato vittima di una rapina organizzata da un gruppo di coetanei che lo ha accerchiato proprio davanti all’istituto scolastico.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle forze dell’ordine, il ragazzo era appena arrivato nei pressi del liceo quando è stato avvicinato da un gruppo di cinque giovani, presumibilmente minorenni. I ragazzi hanno iniziato a circondarlo con atteggiamento intimidatorio, bloccandogli la possibilità di scappare. Dopo averlo minacciato verbalmente, gli hanno sottratto il telefono cellulare e alcuni contanti che il ragazzo portava con sé.
Una dinamica ormai sempre più frequente
L’aggressione, durata pochi minuti, è avvenuta in pieno giorno, intorno alle 8:15 del mattino, mentre altri studenti stavano entrando a scuola. Tuttavia, nessuno ha avuto il tempo o il coraggio di intervenire. Dopo la rapina, la baby gang si è dileguata rapidamente, facendo perdere le proprie tracce tra le vie limitrofe.
Il 17enne, sotto shock, è riuscito a chiedere aiuto al personale scolastico, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato per raccogliere le testimonianze e analizzare le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona.
Un problema di sicurezza crescente
L’episodio solleva ancora una volta l’allarme sulla sicurezza intorno agli istituti scolastici milanesi. Negli ultimi mesi si sono verificati diversi episodi di microcriminalità legati a bande giovanili, che sembrano agire con sempre maggiore spavalderia nei pressi delle scuole. Genitori e docenti hanno espresso preoccupazione, chiedendo un incremento dei controlli da parte delle forze dell’ordine durante gli orari di ingresso e uscita dagli istituti.
“È inaccettabile che i nostri figli non possano sentirsi al sicuro nemmeno andando a scuola,” ha dichiarato una madre all’uscita del liceo Severi-Correnti. “Chiediamo maggiori presidi di polizia e un intervento concreto per arginare questa violenza.”
Le indagini in corso
Le autorità hanno avviato un’indagine per identificare i membri del gruppo. Si sospetta che possano essere coinvolti in altri episodi simili avvenuti nei giorni precedenti nella stessa zona. Gli inquirenti stanno lavorando per analizzare le immagini delle telecamere e raccogliere eventuali segnalazioni di testimoni.
Il 17enne, nonostante il trauma subito, non ha riportato ferite fisiche gravi. La sua testimonianza sarà cruciale per aiutare gli investigatori a risalire agli autori del gesto.
Un appello alla responsabilità sociale
Questo episodio riaccende il dibattito sulla devianza minorile e sulla necessità di un intervento educativo e preventivo. Non solo le istituzioni scolastiche, ma anche le famiglie e le associazioni locali sono chiamate a collaborare per prevenire il proliferare di fenomeni come quello delle baby gang, che mettono a rischio la serenità e la sicurezza dei giovani milanesi.
Nel frattempo, la comunità scolastica del liceo Severi-Correnti si stringe intorno al ragazzo, offrendo supporto e solidarietà. “La scuola deve essere un luogo di crescita e protezione, non di paura,” ha sottolineato il dirigente scolastico dell’istituto, che ha già richiesto un incontro con le autorità locali per discutere di misure di sicurezza più efficaci.
La città di Milano si interroga ora su come affrontare una problematica sempre più diffusa, nella speranza che episodi come questo non diventino la norma.