Richard Ellis: Addio al “poeta laureato” degli abissi marini
Richard Ellis, figura di spicco nel mondo della vita marina, è deceduto all’età di 86 anni. I suoi dipinti, libri e installazioni museali, come la balena blu al Museo di Storia Naturale di New York, hanno esaltato la bellezza degli oceani.
La sua erudizione e la passione per il mare lo hanno reso un’incrollabile fonte di ispirazione per ambientalisti, educatori e appassionati della vita marina, nonostante la sua assenza di formazione formale in biologia marina o pittura.
Un’Inesauribile Curiosità per le Creature Marine
Ellis ha trascorso gran parte della sua vita alla ricerca di creature marine straordinarie, come calamari giganti e squali bianchi. Il suo obiettivo era far comprendere al mondo l’importanza di rispettare e conservare queste creature affascinanti.
Attraverso i suoi fotorealistici dipinti di balene e i suoi libri sulla vita marina, Ellis ha saputo comunicare al grande pubblico la bellezza e la fragilità degli abitanti degli oceani, diventando una sorta di “poeta laureato” del mondo marino.
Una Vita Tra Acque e Creatività
Nato nella penisola di Rockaway, Ellis ha vissuto sempre vicino all’acqua, nuotando regolarmente nell’Oceano Atlantico. L’oceano e i suoi misteri erano una costante ispirazione per lui, tanto da influenzare persino i suoi sogni.
Pur non avendo una formazione tradizionale in biologia marina, la sua passione per i mari lo ha portato a diventare un punto di riferimento nel campo della divulgazione scientifica legata alla vita marina.
Un’Inaspettata Carriera Scaturita dalla Passione
La sua strada verso il successo non è stata lineare: da disegni di pesci spada in classe, Ellis è cresciuto fino a diventare una delle voci più autorevoli nel mondo della conservazione marina, influenzando e ispirando generazioni di appassionati e studiosi.
Ricordando Richard Ellis: la vita dell’esperto oceanografo
Nel 1969, Richard Ellis fu assunto dall’American Museum of Natural History per progettare una balena a grandezza naturale. Sfida accettata con entusiasmo, ma senza immagini di riferimento, Ellis decise di immergersi in mare per una rappresentazione accurata.
Nuotare con i grandi squali bianchi negli anni ’80 non fu da meno per Ellis, che ha condiviso emozioni contrastanti tra paura e meraviglia. Queste esperienze lo hanno ispirato a esplorare la bellezza degli oceani.
La passione per il mare nacque sin dall’infanzia di Ellis a Belle Harbour, NY. Crescendo, trascorse molto tempo nuotando nell’oceano, sviluppando una profonda connessione con la natura marina.
Una vita dedicata all’oceano
Dopo essersi laureato all’Università della Pennsylvania, Ellis si unì all’esercito, trovando nel surf e nelle nuotate nell’Oceano Pacifico una fonte di serenità. La sua carriera si sviluppò tra dipinti, scritti e illustrazioni, contribuendo alla divulgazione scientifica.
Opere come “The Book of Whales” e “Monsters of the Sea” hanno mostrato la vastità e la complessità del regno marino, mentre “Tuna: A Love Story” ha evidenziato il rapporto critico tra l’uomo e il mare attraverso la storia del tonno.
Per Ellis, il tonno rappresenta l’eccellenza idrodinamica, incarnando la potenza e la bellezza che solo il mare può offrire. La sua scrittura ha alimentato la consapevolezza sull’importanza di preservare gli ecosistemi oceanici.
Il ritratto di Peter Max Ellis, l’artista dei mari
Peter Max Ellis, artista marino, si è espresso su temi legati alla vita oceanica e alla pesca attraverso le sue opere d’arte. Nel 2008, ha condiviso la sua visione nel programma NPR “Talk of the Nation”, sottolineando la bellezza che cerca di immortalare nelle sue tele.
Vita personale e eredità
Ellis ha avuto una vita personale complessa, sposando Anna Kneeland nel 1963 e successivamente divorziando nel 1981. Lascia dietro di sé la figlia Stephanie W. Guest, il figlio Timo, i figli di Guest e sei nipoti, oltre al fratello David. Ha trascorso molti anni nella zona West Side di Manhattan.
Contributo alla conoscenza sugli squali
La passione di Ellis per il mare lo ha portato a parlare anche di squali, come dimostra la sua presenza nel programma “Larry King Live” della CNN nel 2001. Durante l’intervista, ha sottolineato la longevità di questi animali predatori, sottolineando che la loro natura li porta ad attaccare ciò che percepiscono come cibo.
Ellis ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’arte marina e della conservazione ambientale, con la sua voce eloquente che ha cercato di sensibilizzare il pubblico sui tesori e sulle sfide del regno marino.
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