La possibilità di migliorare la qualità delle acque reflue riversate negli oceani potrebbe avere un impatto positivo sull’assorbimento di carbonio e quindi sul rallentamento del cambiamento climatico. Tuttavia, si rende necessario approfondire l’analisi delle implicazioni ambientali di questa pratica.
Il potenziale dell’azione
Secondo Ming Li dell’Università del Maryland, ogni anno vengono introdotti nei mari circa 100 trilioni di litri di acque reflue, spesso trattate con prodotti chimici per ridurne l’acidità e rispettare gli standard ambientali.
Benefici per l’ambiente
La riduzione dell’acidità delle acque reflue potrebbe favorire la capacità degli oceani di assorbire maggiori quantità di anidride carbonica, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico.
Cautela e approfondimenti necessari
Pur presentando potenziali vantaggi ambientali, è fondamentale condurre studi approfonditi per valutare le possibili conseguenze negative di tale pratica sulla vita marina e sugli ecosistemi oceanici.
Equilibrio tra azioni e impatti
La sfida sta nel trovare un equilibrio tra la necessità di ridurre l’acidità delle acque reflue per favorire l’assorbimento di carbonio e il rischio di possibili effetti collaterali non ancora del tutto compresi.
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