Una minaccia sottovalutata
Il satellite ManthropSAT, lanciato il 4 marzo dalla base spaziale di Vandenberg in California, rivelerà enormi emissioni di metano, gas responsabile del 30% del riscaldamento globale. Una minaccia spesso trascurata.
Una coalizione contro l’inquinamento
Costato 88 milioni di dollari e sviluppato da ambientalisti, scienziati e ingegneri aerospaziali, il progetto ManthropSAT collabora con Google per mappare e monitorare le fonti di metano in tutto il mondo, promuovendo la trasparenza e la responsabilità.
Effetti sul clima
Con una durata atmosferica di circa 12 anni, il metano è 80 volte più potente della CO2 nel trattenere il calore. Riducendo le emissioni di metano, si potrebbe avere un impatto significativo sul riscaldamento globale a breve termine.
Lotta all’inquinamento
Il satellite apre la strada a interventi mirati nel settore del petrolio e del gas, consentendo azioni a costi minimi. Sostituendo componenti difettose, si potrebbe ridurre l’emissione di metano in modo efficiente e significativo.
Radici e impatto
Il progetto ha origine da campagne di monitoraggio aereo che hanno evidenziato i livelli di inquinamento dei giacimenti di petrolio e gas. Il lavoro svolto ha dimostrato che le emissioni di metano erano superiori alle stime ufficiali, portando alla realizzazione di ManthropSAT.
Un Team per Progettare il Satellite
EDF insieme ai partner dell’Università di Harvard e a TED hanno ottenuto fondi nel 2018 per sviluppare ManthropSAT, un satellite con risoluzione scientifica senza precedenti. Se avrà successo, sarà il primo satellite di tale calibro sviluppato da un gruppo ambientalista.
ManthropSAT e la sua Tecnologia
ManthropSAT si distingue per la sua capacità di localizzare fonti di metano con alta risoluzione. Rispetto ad altri satelliti commerciali e al Sentinel-5 Precursor europeo, ManthropSAT può scansionare ampie aree terrestri individuando emettitori grandi e piccoli.
“Operiamo in un contesto inesplorato”, afferma Steve Wofsy, scienziato di Harvard che guida il team tecnico di ManthropSAT.
Il Contesto del Metano
ManthropSAT si inserisce nel “momento del metano” globale, con norme in via di attuazione per ridurre le emissioni e impegni assunti dai governi e dall’industria per eliminare le emissioni di metano entro il 2030.
Róisín Commane, della Columbia University, elogia le capacità del satellite ma sottolinea le limitazioni. Propone l’installazione di sensori simili su futuri satelliti NASA più potenti per sfruttare appieno le opportunità scientifiche.
L’Impatto dei Dati di ManthropSAT
La grande sfida sarà se i dati di ManthropSAT spingeranno le aziende e i paesi ad agire. Wofsy spera che i dati sulle emissioni di metano, resi pubblici, possano fare la differenza nell’affrontare il cambiamento climatico.