Una scoperta che potrebbe salvare le rane dalla chitridiomicosi
Per decenni, la chitridiomicosi ha minacciato gli anfibi di tutto il mondo, portando all’estinzione numerose specie. La scoperta di un possibile rimedio potrebbe cambiare le sorti di questi animali vulnerabili.
Il tallone d’Achille del fungo Bd
Il fungo responsabile della chitridiomicosi prospera nelle temperature fredde ma muore nel calore. Questa vulnerabilità ha suggerito agli scienziati un possibile approccio per proteggere le rane dall’infezione fungina.
Rifugi termici per combattere l’infezione
Uno studio ha dimostrato che fornire alle rane rifugi caldi durante l’inverno potrebbe aiutarle a combattere il fungo Bd. Aumentando la temperatura corporea dei anfibi, si potrebbe promuovere la loro salute a lungo termine.
Una lotta per la sopravvivenza delle rane campana verde e dorata in Australia
La rana campana verde e dorata, una specie australiana vulnerabile, ha visto ridursi drasticamente la sua popolazione a causa della chitridiomicosi. Offrire a queste rane la possibilità di superare le infezioni con il calore potrebbe rappresentare una svolta nella loro sopravvivenza.
Resistenza futura grazie al “trattamento termico”
Le rane che si riprendono dalla chitridiomicosi attraverso il trattamento termico potrebbero acquisire una maggiore resistenza alla malattia in futuro. Questo approccio potrebbe essere fondamentale per garantire la loro sopravvivenza a lungo termine.
Esperimenti che confermano l’importanza del calore
Gli esperimenti condotti hanno dimostrato che le rane che vivevano in ambienti più caldi avevano maggiori probabilità di riprendersi dall’infezione fungina. Il calore potrebbe essere la chiave per contrastare la chitridiomicosi e salvare queste specie vulnerabili.
Un’innovativa strategia per proteggere le rane dall’infezione fungina
Un gruppo di ricercatori ha condotto un esperimento per testare un sistema di rifugi termali al fine di proteggere le rane dall’infezione fungina chiamata chitridiomicosi. Le prove condotte in condizioni controllate e in ambienti simili alla natura hanno dato risultati promettenti.
Prova in condizioni controllate
Le rane che sono state esposte al fungo chitridio e successivamente collocate in rifugi termali hanno mostrato una maggiore capacità di sopravvivenza rispetto a quelle che non avevano beneficiato di questo sistema. La differenza nella percentuale di sopravvivenza è stata significativa, dimostrando l’efficacia del metodo.
Test in ambienti simili alla natura
Per simulare le condizioni reali, i ricercatori hanno creato recinti all’aperto con mattoni bucati e serre. Le rane infettate che hanno avuto accesso ai rifugi riscaldati dal sole hanno mantenuto una temperatura corporea più alta, riducendo la quantità di fungo presente nel loro organismo.
Immunizzazione naturale
Le ricerche hanno rivelato un effetto di “immunizzazione grezza” nelle rane che avevano già contratto l’infezione fungina. Questo ha portato a infezioni meno gravi anche in assenza di rifugi termali. Il metodo potrebbe contribuire a rendere le rane meno suscettibili agli attacchi futuri.
Prospettive per il futuro
Sebbene non tutte le specie di rane abbiano bisogno di calore per difendersi dal fungo, la strategia dei rifugi termici potrebbe essere un intervento a basso costo per molte specie. Il dottor Waddle sta valutando l’efficacia di questa tecnica su altre specie di anfibi minacciati e sta coinvolgendo attivamente la comunità nel processo.