Napoli, 13 Febbraio 2024 – Momenti di tensione si sono verificati questa mattina davanti alla sede Rai di Napoli, in viale Marconi, dove un gruppo di attivisti ha organizzato un presidio di protesta. La manifestazione è scaturita dalle posizioni espresse dalla Rai riguardo alle dichiarazioni del cantante Ghali a Sanremo sul conflitto israelo-palestinese. La situazione è degenerata quando alcuni manifestanti hanno tentato di avvicinarsi ai cancelli per esporre uno striscione, venendo respinti dalle forze dell’ordine. Almeno un paio di partecipanti hanno riportato ferite a seguito di colpi di manganello.
Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, presente alla protesta, ha espresso forte critica su social media contro l’uso politico della televisione pubblica, denunciando l’aggressione fisica subita dai manifestanti che chiedevano giustizia per il popolo palestinese. De Magistris ha evidenziato la gravità degli eventi, con un bilancio di feriti e un appello alla presa di posizione contro l’oppressione.
Parallelamente, a Roma si è svolto un altro sit-in organizzato dal Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, davanti alla sede Rai di via Mazzini, denominato contro “Tele-Meloni”. La protesta ha visto momenti di alta tensione con scambi verbali accesi tra i manifestanti e alcuni intervenuti esterni, evidenziando una profonda divisione politica e sociale. La manifestazione mirava a criticare l’attuale gestione della Rai, accusata di essere diventata un organo di propaganda politica.
Riflessioni Finali
Questi eventi sollevano questioni profonde sulla libertà di stampa, sull’indipendenza dei media pubblici e sulla responsabilità civile nel manifestare pacificamente. La violenza, sia verbale che fisica, sottolinea la necessità di un dialogo costruttivo e rispettoso tra le diverse realtà politiche e sociali del Paese. L’importanza della Rai come servizio pubblico imparziale diventa centrale nel dibattito sulla sua funzione e sul suo futuro in un contesto di crescente polarizzazione.