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Un approccio delicato alla somministrazione intracellulare


Una nuova frontiera per la somministrazione intracellulare

Kevin Braeckmans, fisico e direttore del Bio-Photonic Research Group presso l’Università di Ghent in Belgio, ha sviluppato un metodo delicato per introdurre molecole all’interno delle cellule. La sua azienda, Trince, utilizza la fotoporazione per creare pori temporanei nella membrana cellulare.

Una tecnica innovativa e promettente

Trince si è guadagnata l’attenzione internazionale vincendo il premio come società più promettente al Technology Spinoff Prize di Nature. La tecnologia sviluppata da Braeckmans e il suo team può rivoluzionare la somministrazione di farmaci e terapie geniche, mantenendo integre le cellule target.

Superamento delle sfide tradizionali

Metodi come l’elettroporazione e l’uso di vettori virali presentano limitazioni e rischi per le cellule. Trince si propone di superare tali ostacoli, consentendo una consegna più efficace e sicura di molecole all’interno delle cellule, sia per fini di ricerca che terapeutici.

Un futuro promettente per la ricerca medica

Con la fotoporazione, Trince si pone come pioniere nell’ambito della somministrazione intracellulare. La tecnologia offre nuove possibilità nella lotta contro malattie come il cancro e potrebbe aprire nuovi orizzonti per terapie innovative e personalizzate.

Una tecnologia innovativa per introdurre molecole nelle cellule

Un innovativo approccio per introdurre molecole nelle cellule utilizza nanoparticelle riscaldate da brevi impulsi di luce laser. Questo metodo, chiamato fotoporazione, garantisce una maggiore sopravvivenza cellulare rispetto all’elettroporazione tradizionale.

Processi utili a diverse intensità di energia

Le nanoparticelle riscaldate possono generare due processi utili a diversi livelli di energia fornita dal laser. A basse intensità, il calore causa ferite temporanee nella membrana cellulare, consentendo al liquido circostante di entrare. A livelli più alti, le particelle provocano bolle d’acqua che creano pori nella membrana.

Applicazione pratica: LumiPore

Il metodo di fotoporazione è stato integrato in LumiPore, un dispositivo che consente l’introduzione controllata di molecole nelle cellule mediante luce laser. Questa tecnologia offre una transfezione sicura e versatile, supportata da solidi studi preliminari.

Applicazioni e prospettive future

Due dispositivi LumiPore sono stati venduti per la ricerca cellulare, incluso uno ad una società belga che utilizza cellule staminali per terapie rigenerative. La società mira a espandere la vendita dei dispositivi e ad ottenere dati rilevanti per convincere gli scienziati dell’utilità della tecnologia.

Riconoscimenti e prospettive di crescita

L’azienda Trince ha ricevuto un premio riconoscimento di 30.000 € per la sua innovativa tecnologia. Questo riconoscimento potrebbe favorire l’azienda nell’ottenere fondi di capitale di rischio e aumentare la sua visibilità e credibilità nel settore.

Il futuro della terapia cellulare: innovazioni e prospettive

La società belga Trince sta rivoluzionando la terapia cellulare attraverso la fotoporazione, una tecnica innovativa che promette di migliorare i trattamenti per pazienti affetti da cancro e altre malattie

Nella clinica: l’impegno nell’innovazione terapeutica

Nel 2021 Trince ha ricevuto una sovvenzione dall’European Innovation Council per sviluppare applicazioni terapeutiche come l’immunoterapia del cancro e la medicina rigenerativa. Si stanno impegnando a rispettare le normative statunitensi sulla produzione di dispositivi medici.

Le “nanobombe” potrebbero rappresentare una forma di fotoporazione particolarmente efficiente.Credito: adattato da (rif. a https://www.nature.com/articles/s41467-022-29713-7)

Il focus attuale è garantire che le cellule terapeutiche siano esenti da nanoparticelle dannose. Trince sta esplorando alternative biodegradabili e lavorando su un dispositivo per rendere la fotoporazione più rapida ed efficiente, con l’obiettivo di rendere i trattamenti più accessibili e tempestivi.

La ricerca verso nuove frontiere: la tecnica delle “nanobombe”

Nel 2022, Braeckmans e il team di Trince hanno introdotto la biolistica o “nanobombe”, un’evoluzione della fotoporazione. Questa tecnica, che prevede l’utilizzo di nanoparticelle circondate da nanoproiettili per la consegna di strutture cellulari più grandi, si prospetta come un metodo dieci volte più efficiente della fotoporazione standard.

Trince continua a perfezionare la tecnologia per garantire trattamenti più efficaci e rapidi. Sono focalizzati sull’automazione dei processi, per ridurre i tempi e i costi, con l’obiettivo di rendere le terapie cellulari accessibili a un numero maggiore di pazienti.

Una missione di salvataggio: la promessa della terapia cellulare

Trince si impegna a migliorare costantemente le proprie tecnologie per fornire soluzioni terapeutiche sempre più efficaci. L’obiettivo è contribuire a ridurre i tempi di attesa per i pazienti affetti da patologie gravi, offrendo trattamenti personalizzati e di alta qualità.

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