Un editore il cui business è il fitness

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La nuova redattrice della Well Desk al New York Times

Molly Mirhashem, ex redattrice di Outside Magazine, si è unita al New York Times come redattrice della Well Desk, occupandosi di fitness. Il suo obiettivo è offrire una guida extra a lettori appassionati di fitness.

Una vita dedicata al fitness e al giornalismo

Mirhashem è una corridrice appassionata sin dai tempi dell’atletica leggera giovanile. Dopo esperienze nel giornalismo politico, ha unito il suo interesse personale per la salute e il fitness al lavoro presso Outside Magazine.

La routine di fitness di Molly Mirhashem

Pur lavorando nell’ambito del fitness, Mirhashem ha una routine piuttosto semplice: corre sei giorni alla settimana e pratica leggeri esercizi di mobilità e a corpo libero. Ammette di non seguire rigidamente tutte le linee guida consigliate.

Le sfide nel mondo del fitness

Secondo Mirhashem, una delle sfide nel settore del fitness è rendere interessanti consigli apparentemente banali ma fondamentali come praticare costantemente un tipo di movimento piacevole, riposare a sufficienza e idratarsi. Il tempo è spesso un ostacolo per molte persone.

La fonte di ispirazione per gli articoli

Per trovare idee per i miei articoli, mi ispiro a newsletter nel settore del fitness e della salute e alle conversazioni con la mia comunità di corridori e appassionati di fitness. All’esterno, ho collaborato con editorialisti informati sul campo.

Un articolo in cui mi riconosco

Sono particolarmente orgoglioso della rubrica “Sweat Science” curata per sette anni, che ha affrontato la scienza emergente nello sport e nell’esercizio fisico, con Alex Hutchinson. Mi ha insegnato l’importanza di un giornalismo informativo ed empatico.

Contributi significativi sull’uguaglianza di genere

Ho lavorato su storie che evidenziano il divario di genere nella ricerca scientifica sportiva, concentrandomi sulle limitate indagini sulle atlete. Christine Yu ha scritto sulle disparità nella ricerca, evidenziando l’importanza di includere le donne nei protocolli di studio.

Correre senza musica: una scelta consapevole

Preferisco correre senza musica per essere consapevole dell’ambiente circostante e godermi la natura. Trovo difficile valutare il mio sforzo se ascolto musica e preferisco concentrarmi sul mio monologo interiore durante l’allenamento.

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