Scoperta inedita nel lago Baikal: vulcani di fango e una faglia attiva
Un robot sottomarino posizionato sul fondo del lago Baikal in Siberia ha recentemente rivelato la presenza di vulcani di fango fino ad ora sconosciuti. I video catturati mostrano crepe e deformazioni a profondità comprese tra 100 e 165 metri, lungo la sponda nordoccidentale del lago.
Scoperte inattese
Le cicatrici lasciate da eruzioni di fango sono state individuate in due località specifiche: Baia di Malaya Kosa e Baia di Goryachinskaya. Questa scoperta è significativa in quanto si trova vicino alla faglia del Nord Baikal, nota come Severobaikalsk. La presenza di recenti eruzioni potrebbe indicare una possibile attività sismica futura.
Spiegazione geologica
I vulcani di fango sono il risultato di fenomeni geologici sotterranei che portano a eruzioni di fanghi e gas. Le crepe individuate lungo la sponda nordoccidentale del lago Baikal seguono il tracciato della faglia di Severobaikalsk, suggerendo un’attività potenziale di quest’ultima.
L’opinione degli esperti
Secondo Oksana Lunina, geologa strutturale e ricercatrice senior presso l’Istituto della Crosta Terrestre dell’Accademia russa delle scienze, le recenti scoperte potrebbero avere implicazioni sismiche significative. La zona in questione ha registrato forti terremoti in passato, collegati alla faglia del Nord Baikal.
Dettagli delle esplorazioni
Il robot sottomarino ha esplorato due siti lungo la sponda nordoccidentale del lago Baikal, rivelando letti fratturati e depositi eruttati. Nella baia di Goryachinskaya, in particolare, crateri profondi traboccanti di fango fresco suggeriscono eruzioni recenti, come descritto in uno studio pubblicato nell’ottobre 2023.
Implicazioni future
Le immagini catturate dal robot mostrano strati di roccia sollevati dalle eruzioni di fango, indicando movimenti sotterranei. Queste scoperte potrebbero contribuire alla comprensione dei processi geologici nel lago Baikal e alle potenziali minacce sismiche nella regione.
Scoperti centinaia di vulcani di fango nel Lago Baikal
Recenti ricerche hanno individuato centinaia di piccoli crateri a forma di cono nella baia di Goryachinskaya, a 160 metri di profondità. Questi crateri, accompagnati da deformazioni del fondo, sono abitati da diverse forme di vita marina.
Una sorprendente scoperta sul fondo del lago
Gli studiosi hanno sorpreso nel constatare che l’intero pendio era coperto di vulcani di fango, nonostante la bassa profondità. Questo fenomeno insolito potrebbe avere un meccanismo diverso dalle normali formazioni a profondità maggiori.
L’origine dei vulcani di fango nel Lago Baikal
I vulcani di fango nel Lago Baikal sono alimentati da gas idrati, cristalli di acqua e gas che si formano sotto i corpi d’acqua. Processi tettonici e attività sismica potrebbero contribuire alla formazione di questi vulcani a profondità così ridotte.
Impatti sull’ecosistema del lago
Nonostante la presenza di fontane di fango e gas disciolti, si ritiene che questo fenomeno faccia parte dell’ecosistema del Baikal. Le attività della faglia di Severobaikalsk potrebbero essere responsabili dell’eruzione di liquami attraverso il fondo del lago.
Contributo alla ricerca scientifica
Le scoperte sono state supportate dalle videocamere montate sul veicolo sottomarino, utilizzate anche dal coautore dello studio, il ricercatore Konstantin Kucher dell’Istituto Limnologico della sezione siberiana dell’Accademia russa delle scienze a Irkutsk.