Un’epidemia di origine sconosciuta sta colpendo la provincia di Kwango, nella Repubblica Democratica del Congo, causando preoccupazione a livello internazionale. Le autorità sanitarie italiane hanno intensificato i controlli negli scali aeroportuali per prevenire la diffusione del virus nel nostro Paese.
La situazione in Congo
Tra il 10 e il 25 novembre 2024, nella zona sanitaria di Panzi, provincia di Kwango, sono stati registrati numerosi decessi attribuiti a una malattia non ancora identificata. I sintomi riportati includono febbre, mal di testa, tosse e anemia. Le autorità locali hanno segnalato che quasi la metà dei casi riguarda bambini sotto i cinque anni. La mancanza di infrastrutture sanitarie adeguate e l’accesso limitato alle cure mediche complicano ulteriormente la gestione dell’epidemia.
Intervento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inviato esperti nella regione per raccogliere campioni e identificare l’agente patogeno responsabile. Sebbene si sospetti una malattia di natura respiratoria, sono in corso analisi di laboratorio per confermare la diagnosi. L’OMS sta collaborando con il Centro Africano per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (Africa CDC) e le autorità locali per rafforzare la sorveglianza epidemiologica e implementare misure di prevenzione e controllo delle infezioni.
Misure adottate in Italia
In risposta all’epidemia, il Ministero della Salute italiano ha inviato una comunicazione agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (USMAF), esortandoli a intensificare i controlli su tutti i punti di ingresso nel Paese, con particolare attenzione ai voli provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo. L’obiettivo è identificare tempestivamente eventuali casi sospetti e prevenire la diffusione del virus sul territorio nazionale.
Dichiarazioni degli esperti
Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, ha sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione senza creare allarmismi. Ha evidenziato che, al momento, non ci sono indicazioni di una diffusione del virus al di fuori delle aree colpite in Congo, ma è fondamentale monitorare la situazione e adottare misure preventive adeguate.
Raccomandazioni per i viaggiatori
Le autorità sanitarie consigliano ai viaggiatori diretti o provenienti dalle aree colpite di adottare misure precauzionali, come evitare contatti stretti con persone malate, praticare una buona igiene delle mani e consultare un medico in caso di sintomi sospetti. È inoltre raccomandato di rimanere informati attraverso fonti ufficiali e seguire le indicazioni delle autorità sanitarie locali e internazionali.
La situazione è in continua evoluzione e le autorità sanitarie italiane, in collaborazione con organismi internazionali, stanno monitorando attentamente l’epidemia per adottare ulteriori misure di prevenzione e controllo, se necessario.