Argenta – Monta la protesta tra i cittadini di Argenta dopo i maxi aumenti della Tari, la tassa sui rifiuti, che in alcuni casi avrebbe registrato rincari superiori al 30%. Una stangata che arriva in un momento già difficile, con famiglie e attività commerciali costrette a fare i conti con l’aumento generale del costo della vita.Molti residenti, oltre ai rincari, denunciano anche disservizi legati alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, lamentando cassonetti insufficienti, pulizie poco frequenti e una gestione considerata inefficiente.Di fronte a questa situazione, un gruppo di cittadini e associazioni locali ha deciso di non limitarsi alla protesta, ma di procedere con un’azione legale: è stato infatti annunciato un ricorso al TAR dell’Emilia-Romagna. L’obiettivo è contestare la legittimità degli aumenti e chiedere una revisione delle tariffe, ritenute sproporzionate rispetto alla qualità del servizio offerto.Secondo i promotori, l’aumento della Tari sarebbe frutto di calcoli tariffari poco trasparenti e in contrasto con il principio secondo cui i costi devono essere commisurati al servizio effettivamente erogato. “Non possiamo pagare di più per avere meno”, affermano i rappresentanti del comitato cittadino.Il Comune, dal canto suo, difende la scelta spiegando che i rincari sarebbero dovuti ai maggiori costi di gestione e smaltimento a livello provinciale, sottolineando che Argenta non è un caso isolato.Nei prossimi mesi sarà il Tribunale Amministrativo Regionale a stabilire se gli aumenti decisi siano legittimi o meno. Nel frattempo, la protesta dei cittadini non sembra destinata a placarsi, con il rischio che la questione si trasformi in un nuovo terreno di scontro politico a livello locale.
