venerdì 17 Maggio 2024

Gli scienziati hanno provato a dare alle persone il COVID – e hanno fallito

2 settimane ago

Un’introduzione al volontariato nel campo della ricerca sul COVID-19

Paul Zimmer-Harwood si è offerto volontario per essere contagiato deliberatamente dal SARS-CoV-2, con l’obiettivo di testare la sua immunità. Nessuno dei 35 partecipanti allo studio ha contratto il virus, sollevando dubbi sull’efficacia di tali studi.

La sfida nel testare vaccini e terapie

Le prove di sfida sono utili per testare rapidamente vaccini e terapie, ma la difficoltà nell’infettare le persone con il virus può limitarne l’utilità. I ceppi virali richiedono tempo per essere prodotti, rendendo difficile abbinarli alle varianti emergenti.

L’evoluzione dei ceppi e i risultati del test

Un secondo studio di sfida è stato condotto su individui che si erano ripresi da infezioni naturali o erano stati vaccinati. I partecipanti hanno ricevuto dosi crescenti di ceppi SARS-CoV-2, ma solo il 40% ha manifestato un’infezione da Omicron dopo essere stati rilasciati dalla quarantena.

Conclusioni e considerazioni future

La ricerca sulla sfida COVID-19 presenta sfide e limiti, anche se può fornire informazioni preziose. È necessario trovare dosi efficaci per infettare le persone e adattarsi alle varianti in evoluzione per migliorare la validità dei risultati degli studi futuri.

Prove di sfida COVID-19: Sfide e prospettive future

Un nuovo studio di sfida COVID-19 condotto presso l’Imperial College di Londra ha incontrato difficoltà nell’infettare i partecipanti con la variante Delta SARS-CoV-2 in modo affidabile.

Secondo Christopher Chiu, immunologo dell’Imperial College, ci sono stati alcuni casi di infezione, ma non abbastanza per valutare l’efficacia di un vaccino.

La ricerca di ceppi virali rappresentativi

Gli scienziati stanno affrontando sfide nel trovare ceppi virali adeguati per i challenge trial, poiché il processo di produzione è lungo e non sempre in grado di rispecchiare fedelmente le varianti circolanti.

Anna Durbin della Johns Hopkins University sottolinea l’importanza di utilizzare ceppi più rappresentativi per condurre studi significativi sulla efficacia dei vaccini.

Strategie per aumentare l’efficacia delle prove

I ricercatori stanno esplorando diverse strategie per migliorare l’efficacia delle prove di sfida. Una possibilità è aumentare la dose di SARS-CoV-2 somministrata ai partecipanti.

Altre opzioni includono la somministrazione di dosi multiple e lo screening dei potenziali partecipanti per identificare coloro con bassi livelli di protezione immunitaria contro le varianti in esame.

Investimenti e prospettive future

Un consorzio guidato da Chiu ha ricevuto un finanziamento significativo dall’Unione Europea e dal CEPI per condurre prove di sfida su vaccini inalatori e intranasali.

Le modifiche ai protocolli di sperimentazione sono viste come fondamentali per superare le attuali sfide e creare modelli di infezione più vicini alla realtà.

Conclusioni e prospettive ottimistiche

Gli sforzi per rendere le prove di sfida COVID-19 più utili e rappresentative sono cruciali per il progresso della ricerca scientifica nel campo della vaccinologia.

Nonostante le sfide attuali, si guarda con ottimismo alla possibilità di sviluppare modelli di studio più efficaci e informativi per combattere la pandemia.

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